Il reclutamento degli alpini del nord

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    La proposta di legge di incentivare il reclutamento degli alpini nel Nord dell’Italia suscita molte perplessità e forse sarebbe il caso che la nostra Associazione aprisse un dibattito su questo argomento. Ho la sensazione che veniamo usati come strumenti da certi politici solo ed esclusivamente a fini propagandistici. La nostra storia è fatta da soldati provenienti da tutta la penisola. Non possiamo tacere, far finta di nulla, lasciare passare sopra le nostre teste questioni così importanti.

    Ferruccio Righele Vicenza

    L’attività dei partiti è finalizzata al consenso, all’accaparramento di voti, alla sopravvivenza. Senza limiti e senza pudore. La proposta di cui parli, palesemente propagandistica, si è spenta da sola. Un dibattito sugli alpini e la loro provenienza?Utile e necessario se sfrondato da dietrologie, sospetti, inaccettabili discriminazioni. C’è qualcuno che in questo momento pensa di poterlo fare senza uscirne massacrato?Gli alpini vengono strumentalizzati?Rispondo che si cerca di farlo, a volte in modo pesante, ma l’Associazione conserva nelle cose che fa una sua linea, che è sotto gli occhi di tutti e nessuna parte politica potrà dire che siamo una sua costola. Dobbiamo tacere, lasciare passare?Non credo e quando ci toccano nei nostri sentimenti, nella nostra storia, nei nostri valori non stiamo zitti. Certo non abbiamo la vocazione di qualche strillone di partito che finge di litigare nei dibattiti televisivi e quotidianamente c’imbonisce di superficialità.

    Pubblicato sul numero di aprile 2011 de L’Alpino.