IL FATTO La Guardia nazionale alpina (o europea?)

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    Non riesco a entusiasmarmi all’idea di una Guardia nazionale alpina, tanto meno se a leva più o meno regionale. Gli alpini sono nati per difendere i confini montuosi della Patria, ma non sono mai stati un Corpo regionale.
    Io sono figlio di un alpino reduce di Russia ma nato in Sicilia. Anch’io, nato all’ombra delle Grigne, sono orgoglioso di aver militato nella sua stessa Julia e se
    ho accettato di vestire la divisa è stato perché ero convinto dell’obbligo morale di servire l’Italia. Ora che le Alpi sono sempre meno un confine, in un futuro
    esercito europeo gli alpini saranno insostituibili perché esperti di montagna.
    Ma con loro ci saranno ‘alpini’ di altre nazioni per cui identificare gli italiani solo come veneti, piemontesi, lombardi sarebbe ridicolo. In un mondo che cambia
    anche gli alpini devono cambiare: facciamo in modoche la direzione sia verso alpini europei e non verso alpini di provincia.


    Antonio Attanasio Lecco


    La Guardia nazionale rappresenta l’ultimo tentativo del senatore e generale alpino Manfredi per salvare l’alpinità. Essa non ha solo lo scopo di difendere l’ordine interno o di essere impiegata per operazioni fuori confine, ma anche di curare gli interessi di Regioni, Province e Comuni nella Protezione civile. Il che, in montagna, ricalca quello che fu tipico delle prime milizie alpine per cui i siciliani degli Iblei potrebbero benissimo essere guardia nazionale alpina siciliana.
    L’idea degli alpini ‘europei’ è allettante ma tieni conto che in quanto alpini sono tipici di noi italiani, tanto che quando servono truppe specialiste della montagna,
    chiamano …gli alpini.