Il Centro Operativo, come un Grande Fratello

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    Le oltre 400 mila persone che hanno pacificamente invaso Bassano del Grappa per l’adunata nazionale hanno richiesto un’organizzazione e una gestione attenta e puntuale. È stato questo uno dei compiti della Protezione civile dell’ANA che, in coordinamento con le autorità locali, ha concorso al buon andamento e alla buona riuscita della manifestazione.

    Il Centro Operativo Misto (COM), allestito presso il nuovo ospedale San Bassiano, è stato il cuore dell’organizzazione di sicurezza e viabilità. In un piano della struttura è stata allestita la segreteria che operava a coordinamento di tutti gli uffici. Al lavoro, fianco a fianco, i responsabili alla sicurezza, della Prefettura, dell’Esercito, della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Forestale, dei Vigili del Fuoco e della Polizia ferroviaria.

    Accanto a loro, i responsabili del Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica 118 di Vicenza, compreso il servizio di elisoccorso, che hanno collaborato in stretto coordinamento con l’Ospedale da campo dell’ANA, diretto dal dott. Losapio e le strutture sanitarie di autoprotezione della Protezione civile ANA che hanno impegnato 200 volontari.

    Una parte sostanziosa degli uffici del COM è stata impegnata nel controllo della viabilità, un’attività particolarmente delicata e importante per regolare il traffico sui 1.300 chilometri di rete viaria della provincia di Vicenza e soprattutto per una città come Bassano che, normalmente, conta un decimo degli abitanti rispetto all’affluenza nei giorni della manifestazione. Oltre alla Polizia stradale, quella locale e provinciale, erano attivi i responsabili delle numerose società titolari della rete viaria (Viabilità s.p.a., Veneto Strade s.p.a., ANAS s.p.a., Autostrade Brescia Verona Vicenza Padova s.p.a., Reparto Territoriale Movimento Treviso e Ferrovie Tramviarie Vicentine).

    Nutrito anche il reparto telecomunicazioni dell’Associazione, fondamentale per sapere dove e come intervenire. Per quanto riguarda la sicurezza nel centro storico di Bassano, nella cosiddetta zona rossa senza traffico, è venuta in aiuto la tecnologia.

    Sui video delle sale controllo del COM sono stati sorvegliati in tempo reale i punti nevralgici della città. Alcune telecamere riprendevano le zone di maggior richiamo, come il Ponte degli Alpini e le vie adiacenti, in modo che gli operatori della Protezione civile sul luogo, allertati dalla centrale, regolassero il flusso delle persone nelle vie del centro storico. Un aiuto al controllo è venuto anche dal cielo, grazie ad un elicottero dotato di telecamera che ha permesso di segnalare i luoghi più critici alla centrale operativa.

    Per dare l’idea del notevole impegno profuso basta pensare che, complessivamente, il Centro Operativo Misto nei giorni dell’adunata ha operato senza interruzione impegnando oltre 1.000 persone. Altri quattrocento volontari hanno collaborato con la polizia stradale e con i vigili lungo le strade che portano a Bassano, altri ancora oltre un centinaio sono stati impegnati nei collegamenti radio e nelle squadre subacquee distaccate lungo il Brenta in appoggio ai vigili del fuoco di pronto intervento fluviale.

    Parallelamente all’impegno al Centro Operativo Misto, la Protezione civile dell’ANA ha operato con interventi a tutela del territorio. Le opere di bonifica sono la parte tangibile dell’intervento della Protezione civile della Associazione alpini per riconoscenza verso la città che ospita l’adunata. Nei giorni precedenti all’adunata è stato effettuato il taglio selettivo degli alberi sulla sponda orografica destra del fiume Brenta, la sistemazione dei percorsi pedonali al castello d’Ezzelino, del percorso vita lungo la sponda sinistra del Brenta in località Ca’ Erizzo e la sistemazione del parco Monte Crocetta, dal quale si gode una bella veduta della città.

    In totale sono stati impegnati per gli interventi sul territorio 126 volontari della Protezione civile dell’ANA, 55 dei quali, divisi in 7 squadre, hanno ridonato dignità al parco Monte Crocetta. Nel corso della bonifica gli alpini hanno raccolto 10 quintali di rifiuti, hanno tagliato le piante in esubero raccogliendo 150 quintali di legna, rastrellato e ripulito il sottobosco da rovi ed erbacce, ricostruito i gradini che salgono al monte e hanno rifatto lo steccato in legno che delimita l’area pratosa sulla sua sommità.

    Il parco restaurato è stato consegnato al sindaco Gianpaolo Bizzotto nel corso di una breve cerimonia, svoltasi nel pomeriggio di sabato 10 maggio alla presenza dei volontari, dei consiglieri nazionali dell’associazione, del coordinatore della PC ANA, gen. Maurizio Gorza, del segretario nazionale di Protezione civile Giuseppe Bonaldi e dell’assessore ai Servizi sociali Maria Federica Finco. Inaugurando il Monte Crocetta risistemato, il sindaco Bizzotto e il gen. Gorza hanno scoperto una targa ricordo posta su un masso all’entrata del parco.

    Matteo Martin