Emozione e ricordi al passaggio della Bandiera del 2 Alpini

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    L’arrivo della Bandiera di guerra del 2º reggimento Alpini della brigata Taurinense, comandato dal col. Antonio Di Gregorio, venerdì sera, ha coronato una giornata di momenti solenni: l’alzabandiera del mattino in Piazza della Libertà, la deposizione di corone ai Caduti di tutte le guerre, ai Giardini Comunali, ai bonificatori, in piazza del Quadrato, alle portatrici carniche, a Sabaudia, al cimitero americano a Nettuno dove c’è anche il Campo della memoria che raccoglie Caduti della Repubblica sociale, al cui monumento è pure stata portata una corona, cerimonia significativa del ricordo dovuto a quanti, combattendo senza macchia per il proprio ideale, si sono guadagnati, con la morte, anche il rispetto.

    È facile immaginare quanto sia stata attesa questa cerimonia dai cittadini di Latina e con quanta commozione sia stata accolta la Bandiera del 2º reggimento Alpini, la prima a sfilare in parata nel dopoguerra, e vederla preceduta dalla fanfara della Taurinense scortata dalle due compagnie in armi, alpini più volte alternati ad altri alpini nelle missioni di pace, pagando anche un tragico tributo che non potrà, non sarà mai dimenticato.

    Per tanti cittadini di Latina è stato come riconoscere le proprie radici, dei padri, dei nonni che fondarono la città e resero vivibile un territorio ostile, un sentimento che ha pervaso un po’ tutta questa 82ª adunata, unica nel suo pur multiforme succedersi. Il Gruppo Bandiera, partito da piazza San Marco e seguito dal Labaro scortato dal presidente Corrado Perona, dal comandante delle Truppe alpine generale di divisione Alberto Primicerj, dal sottosegretario Carlo Giovanardi, dal Consiglio Direttivo Nazionale e dai gonfaloni di Latina, della Provincia, della Regione e delle cittadine dell’hinterland, ha percorso il cuore della città per giungere in piazza del Popolo, davanti al palazzo comunale, dove sarebbe stato custodito con il Labaro.

    È con viva emozione e motivato orgoglio che accogliamo la gloriosa Bandiera di guerra del 2º reggimento Alpini ha detto il sindaco, on. Vincenzo Zaccheo rito sacro e solenne in cui ritroviamo tutti il senso più profondo dei valori della Patria . Ha espresso gratitudine e riconoscenza agli alpini giunti a Latina da ogni parte d’Italia e del mondo portatori di valori e sostenitori di ideali che tutti insieme vogliamo portare nella costruzione di un mondo di pace, in un’Europa unita .

    E dopo aver dato il benvenuto della città al nostro presidente Perona e all’intera, benemerita e sterminata famiglia degli alpini , ha ricordato coloro che settant’anni prima erano venuti dal Veneto, dal Friuli e dall’Emilia Romagna per combattere una battaglia civile nel nome del lavoro e del progresso umano che qui vogliono dire memoria, radici, identità di valori .

    Pubblicato sul numero di giugno 2009 de L’Alpino.