COMO – Rivive un altro tratto della Linea Cadorna

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    È dal 2005 che gli alpini della sezione di Como lavorano per recuperare tratti delle trincee delle opere difensive conosciute come Linea Cadorna, dal nome del generale che ne attuò il progetto fra il 1916 e il 1917. Edificata come difesa da una possibile invasione austriaca della piana di Milano, l’opera inizia ad est della Valle d’Aosta, prosegue nell’Ossola, e nel Varesotto, arriva al Lario nel territorio di Como, segue sul monte Bisbino, Valle Intelvi, Dongo, monte Legnone e il Forte di Fuentes, sulla sponda lecchese e si spinge sul crinale valtellinese-bergamasco fino allo Stelvio.

    Nel 2008 fu consegnato alla cittadinanza il tratto recuperato ad ovest di Como in località Sasso Cavallasca, dove sono tuttora in corso lavori di ripristino di importanti postazioni. Un altro tratto recuperato e consegnato nel 2010 si trova sopra Menaggio, sul monte Crocetta.

    Il 2011 è stata la volta delle fortificazioni sul monte Bisbino, sopra Cernobbio, cima di 1325 metri, intorno alla quale si stende la linea difensiva. Un migliaio di persone, fra alpini e cittadini, sono salite sul monte per ammirare quanto riportato alla luce dagli alpini: milleseicento ore di lavoro, 60 fine settimana, 800 volontari impiegati per rimuovere detriti, ricostruire muretti, svuotare depositi, rifugi, e ripulire la vecchia caverna comando, scavata sotto la cima.

    La tenacia degli alpini della sezione di Como ha portato buoni risultati, contribuendo ad arricchire il grande museo all’aperto fatto delle opere militari del 1915-18 destinato a trasmettere la memoria alle nuove generazioni.