Col cappello, nel ricordo di mio figlio alpino

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    Gli alpini stanno sfilando a Latina. Vorresti essere là anche tu, ma non sei un alpino. Sei solo il padre di Andrea, un giovane alpino andato avanti , che ti ha lasciato moltitudini di ricordi e il suo cappello, per te diventato sacro. E sapendo quanto tuo figlio fosse orgoglioso di essere un ufficiale degli alpini, tu percepisci un profondo richiamo a partecipare all’Adunata nazionale. Sì, non puoi negare che ti piacerebbe metterti il cappello di tuo figlio e immergerti in quel fiume di alpini per sentirti un po’ Andrea. Il ricordo di tuo figlio rivive in ogni manifestazione alpina e allora come si può negare ad un padre di indossare il cappello alpino del figlio per onorarne la memoria?

    Alessandro Amidani Rivalta sul Mincio (MN)

    Credo che nessuno neghi ad un padre che ha perso il figlio alpino di sfilare con la sezione di appartenenza. Non è questa la campagna che l’ANA fa contro l’uso improprio del nostro cappello. Se siamo fermi nei confronti di chi pretende di portarne uno acquistato su una bancarella, abbiamo abbastanza sensibilità e comprensione per un padre ferito negli affetti più cari. Non è una licenza nei confronti delle nostre regole, ma umana solidarietà verso chi è stato segnato duramente dalla vita. E questa è una regola che supera tutte le altre.

    Pubblicato sul numero di settembre 2009 de L’Alpino.