Bosnia, Kosovo, Afghanistan i reparti alpini impegnati nelle missioni all’estero

    0
    104

     

    Dopo il rientro dall’Afghanistan del 9º reggimento L’Aquila, resta in quel Paese fino a metà gennaio il 1º reggimento artiglieria da montagna, impegnato a Kabul con altri reparti non alpini: il 9º reggimento d’assalto paracadutisti ‘Col Moschin’, il 3º reggimento Genio guastatori, il 7º reggimento NBC ‘Cremona’, il 1º reggimento Trasmissioni, il 1º reggimento di Manovra e l’8º reggimento Trasporti.
    In Bosnia, a Sarajevo, gli alpini del 5º, comandati dal colonnello Luigi Vivona, dopo aver brillantemente svolto la loro missione durata 6 mesi sono stati avvicendati da reparti del reggimento di artiglieria di Vercelli, del 4º reggimento Genova Cavalleria e dell’AVES di Rimini. Negli ultimi giorni di permanenza i nostri alpini non hanno di certo rallentato il loro lavoro: il risultato al motto un’arma in meno, una vita in più è stato un ennesimo ritrovamento nella zona di Pale, da parte della task force del battaglione Morbegno al comando del ten. col. Majoli, di armi, munizioni e materiali esplosivi.
    Quella degli alpini non è stata certa soltanto un’operazione di controllo del territorio e di recupero di armi. Durante la loro missione, gli alpini hanno distribuito 63 tonnellate di viveri e, con la collaborazione anche della nostra Associazione (delle sezioni e dei gruppi in una gara di generosità) e di organizzazioni umanitarie hanno consegnato 16 tonnellate di vestiario, apparecchiature mediche, medicinali e materiale sanitario di ogni genere e perfino protesi di arti e sedie a rotelle per bambini e adulti vittime di mutilazioni durante la guerra o delle mine che ancora infestano il territorio. Il materiale è stato trasportato in aereo dall’Italia e non sono stati certo rari i casi di trasferimento, durante il volo di ritorno in Italia, di feriti o malati incurabili nei precari ospedali bosniaci. Infine, proprio da pochi giorni è partito per il Kosovo il Comando della Julia con le componenti slovena e ungherese del Comando della brigata trinazionale che si insedierà a Prizren, nel territorio sud ovest del Paese e vi resterà fino a metà maggio dell’anno prossimo. Sempre in Kosovo, a Dakovica, rimarrà fino a metà gennaio il 14º Alpini per completare il suo impegno semestrale.
    Per l’anno prossimo sono previste dallo Stato Maggiore altre missioni, il cui calendario dev’essere però ancora definito, tenendo conto dell’evoluzione della situazione geopolitica generale.