BASSANO DEL GRAPPA Sul Monte Grappa ancora aria di adunata

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    Il 4 agosto 1901, l allora Patriarca di Venezia Giuseppe Sarto, futuro Papa Pio X, consacrava le genti venete alla Madonnina del Grappa, su quel monte che sarebbe divenuto poi sacro all Italia. La prima domenica di agosto di ogni anno le genti venete si ritrovano sulla cima per rendere omaggio alla Vergine, come ha voluto che avvenisse Papa Sarto e, dopo le vicende della guerra e la costruzione del Sacrario, a rendere omaggio anche ai 23.000 Caduti italiani e austro ungarici che riposano ai suoi piedi. Una cerimonia religiosa, civile e patriottica alla quale ognuno partecipa nello spirito che più lo coinvolge. Si tratta di un appuntamento che non ha mai richiamato i massimi vertici istituzionali, come se veramente fosse riservato alle sole genti venete. Ma il Monte Grappa continua comunque ad essere patria di tutti gli italiani e non solo nel testo della novantenne storica canzone. Sicuramente Patria di tutti lo è stato il 9 maggio, nella cerimonia che ha aperto l 81ª Adunata nazionale, come ebbe a ribadire più volte, in quell occasione, il nostro presidente Corrado Perona fra le migliaia di alpini intervenuti da tutta Italia e dall estero. Quella splendida giornata è stata ricordata il 3 agosto nell omelia di mons. Paolo Doni, vicario generale della Diocesi di Padova e dal sindaco di Crespano Nico Cunial che, nel suo discorso, ha lanciato un forte messaggio alle istituzioni affinché il Monte Grappa possa diventare patrimonio dell umanità e, a questo scopo, sono già avviati gli opportuni contatti. Nello stesso intervento non è mancato un cenno di condanna verso chi continua a porre in discussione i simboli dello Stato costruiti dai nostri Caduti. Quest anno, anche chi non ha potuto raggiungere la cima ha avuto la possibilità di seguire l intera cerimonia trasmessa dall emittente televisiva Rete Veneta : tre ore di diretta, dall alzabandiera italiana ed austriaca, agli onori ai Caduti dell una e dell altra parte, all arrivo delle fiaccole messaggere di pace, alla Messa e ai canti eseguiti dal coro ANA Edelweiss della sezione di Bassano a conclusione del programma. Forse anche per queste novità, ma sicuramente grazie all Adunata, le presenze di quest anno si sono quasi raddoppiate. Oltre agli addetti al Servizio d Ordine, curato come sempre dai gruppi dell ANA Monte Grappa e ai numerosi alfieri, si potevano contare molti cappelli alpini non ancora messi a riposo dopo maggio o che, speriamo, non lo saranno mai. Altrettanto massiccia la delegazione austriaca guidata dal borgomastro di Weissbach, J. M. Hohenwarter, impeccabile nei costumi e nelle storiche divise che novant anni fa vestivano quelli che allora chiamavamo nemici. Flavio Gollin Pubblicato sul numero di gennaio 2009 de L’Alpino.