Artiglieri alpini gli Occhi della Base

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    Siamo a Surobi, distretto rurale a 60 km da Kabul. Qui a quota 1.500 sorge la base avanzata Tora , un vero e proprio fortino dal quale una piccola ma efficiente unità dell’Esercito Italiano presidia le valli ad est della capitale afgana: la Task Force Surobi . Truppe scelte: per lo più si tratta di alpini paracadutisti e baschi rossi del 185º reggimento RAO (Ricerca ed Acquisizione Obiettivi) della Folgore.

    Ma ci sono anche gli artiglieri da montagna del 1º reggimento di Fossano, quarantatré in tutto, a far parte della task force. Hanno con sé i mortai, a protezione della base, ma la missione degli artiglieri è variegata e complessa come l’ambiente che li circonda. Fanno la guardia, scortano convogli e soprattutto sorvegliano a 360º il territorio che circonda il fortino della Task Force: sono gli occhi della base .

    Ogni giorno si arrampicano con zaino ed armi in cima ad uno sperone di roccia a poche centinaia di metri da Tora , quello che loro stessi hanno battezzato L’Olimpo . Una salita ripida tra le rocce, lungo un sentiero sicuro, già battuto dagli specialisti del genio e privo di ordigni inesplosi (eredità delle tante guerre combattute in Afghanistan). La vista dall’Olimpo è magnifica: sullo sfondo ci sono cime innevate tutto l’anno, montagne alte oltre seimila metri, valli semidesertiche, laghi, poche strade e tantissimi sentieri. Costantemente in contatto radio con la base, le vedette che si alternano ogni giorno al posto di osservazione guardano con il binocolo e riferiscono alla sala operativa qualsiasi movimento intorno a Tora .

    William Boattini, caporal maggiore scelto in servizio a Fossano, ha al suo attivo diverse missioni nei Balcani ma è alla sua prima esperienza in Afghanistan: è lui ad aver coniato l’espressione occhi della base . È stata un’esperienza nuova e stimolante. Sono stati mesi di lavoro intenso, specie d’inverno, con il termometro sceso a 20º e neve in abbondanza. Sempre attenti, sempre concentrati . A capo degli artiglieri da montagna distaccati a Surobi c’è il maresciallo Vito Sollecito. È il responsabile della sicurezza della base.

    Pubblicato sul numero di settembre 2008 de L’Alpino.