Ancora sul cappello alpino…

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    Scrivo in merito all’articolo su L’Alpino di marzo a riguardo del nostro sacro cappello alpino: ammiro la serietà di Gianfranco Battisti che, nel leggere lo Statuto, seppe di non poter portare il cappello alpino. Allora mi domando: Come mai non si fa rispettare lo statuto alle bande alpine in cui ragazzi e ragazze che non hanno prestato un giorno di servizio militare portano il cappello alpino senza che nessuno dica niente?Parliamo di sincerità, serietà e alpinità ed è qui che dovremmo impegnarci a far rispettare le regole! Non si potrebbe fare un cappello per gli amici degli alpini, con la possibilità di sfilare con fierezza tutti assieme?

    Maurizio Carrara

    Il cappello, sempre quello! È stato detto e ripetuto che, non tanto e non solo per statuto, ma proprio per rispetto nei confronti di chi se l’è guadagnato con sacrifici, lo portano esclusivamente gli alpini. Se qualche indulgenza c’è da parte di alcune sezioni, riguarda le fanfare, e anche qui ci auguriamo che tutti rientrino nelle regole per convinzione. Tuttavia si deve riconoscere che la quasi totalità di quelli che lo portano ne ha titolo. Le eccezioni purtroppo sono un fenomeno di costume, e la serietà di cui parli dobbiamo farla entrare nella testa di chi non ha capito il significato del cappello. Un copricapo di fantasia agli amici?Non mi pare che ce lo chiedano, mentre sulla proposta di farli sfilare con noi non voglio aprire un altro fronte di guerra. La storia insegna che se ne esce sempre perdenti.