Adunate: dove?

    0
    39

    Mentre Torino si candida ad ospitare l Adunata nazionale del 2011, in concomitanza con le celebrazioni del 150º dell Unità d Italia, acquista ancor più significato la proposta del nostro neonato Gruppo Valrilate (sez. Asti) di effettuare la scelta delle sedi delle nostre adunate, non solo sulla base di particolari memorie e rilevanze storiche, ma anche e soprattutto rivolgendosi a quelle emergenze sociali del nostro Paese che stanno sempre più devastando e minacciando quella democrazia ed unità così duramente conquistate: malaffare, mafia e camorra. Obiettivo: dimostrare che anche in quelle località e per quegli Italiani vi possono essere occasioni di riscatto. Guido Bonino Sezione di Asti Ad una prima lettura della tua lettera mi era venuta la tentazione di rispondere scherzosamente che se i poteri della nostra Associazione dovessero misurarsi con organizzazioni come quelle che hai citato, potrebbero mostrare tutti i loro limiti. Poi ripensando all Adunata di Catania e alla partecipazione della cittadinanza, felice di poter uscire di giorno e di notte in un clima di festa senza limite, mi sono fermato e ho pensato che la vostra provocazione poteva essere presa in modo più serio. Noi non siamo strutturati come i partiti, i sindacati, la confindustria e via dicendo per risolvere problemi inerenti l economia, l ordine pubblico, la sanità ed altri settori della vita del paese. La nostra forza è nel sostenere, difendere, diffondere uno stile di vita fondato su un esperienza e una provenienza comune, che ci fa sentire comunità. Il potere di cui disponiamo è circoscritto: idee, memoria, tradizione, forza lavoro, solidarietà. Su quel terreno possiamo contare. Non escludo quindi che un Adunata nazionale possa dare uno scossone benefico e un segno di speranza a chi si trova in difficili condizioni ambientali, ma non andrei oltre Pubblicato sul numero di gennaio 2009 de L’Alpino.