A Kabul il comando di Corpo d’Armata NATO

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    Dal 14 gennaio il comando del Corpo d’Armata di reazione rapida della NATO di stanza a Solbiate Olona e comandato dal gen. C.A. Giorgio Battisti, alpino, è a Kabul, sede del comando della Forza multinazionale impegnata in Afghanistan, del quale il gen. Battisti ricopre l’incarico di Capo di Stato Maggiore. In Afghanistan il contingente multinazionale ISAF è costituito da reparti di ben 50 diversi Paesi, della NATO e non, impegnati nel controllo del territorio e nell’assistenza alla popolazione.

    Il Corpo d’Armata Nato di Solbiate Olona è uno dei sette comandi dell’Alleanza Atlantica in Europa ed è formato da militari di truppa e ufficiali di quindici Paesi: Italia, Bulgaria, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Paesi Bassi, Portogallo, Polonia, Romania, Slovenia, Spagna, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti. La sua caratteristica è la rapidità d’impiego: è in grado di schierarsi dai 2 ai 5 giorni con duemila uomini che possono diventare, in trenta giorni, fino a 60 mila.

    La missione del Comando avrà la durata di un anno, per tutto il tempo in cui si dovrebbe concludere – il condizionale è d’obbligo – il passaggio di responsabilità dai contingenti stranieri all’esercito afgano. È quanto stanno facendo anche i nostri reparti alpini, con ottimi risultati, come riferiamo in queste pagine. Ma anche dopo il 2014 è prevista la continuazione dell’assistenza e della collaborazione affinché il Paese possa raggiungere stabilizzate condizioni di sicurezza. La cerimonia della partenza del Comando NATO alla caserma Ugo Mara è stata particolarmente solenne.

    Erano presenti i capi di Stato Maggiore della Difesa gen. Biagio Abrate e dell’Esercito gen. Claudio Graziano, nonché il comandante in capo delle forze NATO e statunitensi in Europa, ammiraglio James Stavridis. Fra le rappresentanze d’Arma il nostro Labaro con il presidente nazionale Corrado Perona, i vessilli delle sezioni di Varese e Milano con i presidenti Bertolasi e Boffi e tanti gagliardetti e poi i gonfaloni di Regione, Provincia e Comune di Solbiate con il sindaco Melis. “Non dimenticate – ha detto il gen. Abrate rivolgendosi ai duecento militari schierati con i loro ufficiali – che il valore aggiunto delle vostre attività si rifletterà sull’abilità delle forze afghane di gestire e assumere la piena responsabilità della sicurezza del loro Paese”.

    Il capo di SME, gen. Claudio Graziano, ha ricordato il delicato incarico del gen. Battisti nell’ambito ISAF e come più alta carica delle forze italiane in Afghanistan, nel cruciale momento di svolta delle missioni nel Paese, sempre più responsabilizzato e autonomo. Quanto all’efficacia dell’azione dei reparti italiani, l’ammiraglio James Stavridis non ha dubbi: “L’Italia – ha detto – possiede una profonda conoscenza delle missioni internazionali e comprende appieno l’importanza di avere forze in grado di essere schierate in aree di crisi.

    Per questo ritengo assolutamente appropriato che il comando NATO di reazione rapida si trovi proprio qui, in Italia”. La cerimonia si è conclusa con il saluto alle bandiere, al suono della fanfara Taurinense ed un “arrivederci” pronunciato dal comandante dello schieramento in lingua italiana con un chiaro accento anglosassone che ha strappato qualche benevolo sorriso.