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martedì, 6 Maggio 2025

Un “amico” importante

Spaghettata condita con la bagna cauda, a Buones Aires, dagli alpini. Ed un ospite particolare che sarebbe entrato nella storia pochi mesi dopo: il cardinale Jorge Mario Bergoglio, l’attuale papa Francesco. “Un amico”, dice Fernando Caretti, presidente della Sezione Argentina, venuto a trovarci all’ufficio stampa nei giorni dell’adunata di Piacenza con il figlio Aldo.

Il direttore su Rai3

Buonasera, sono un alpino che, per problemi di famiglia, non ha potuto partecipare quest’anno all’Adunata!

L’Adunata? Bella, ma con qualche disagio

Sabato notte alle quattro del mattino, avendo nelle vicinanze un gruppetto di alpini che ancora cantava, suonava, brindava e alla frase di mia moglie: “...stanno esagerando!” mi è venuto in mente un articolo sul quotidiano “Libertà”: “...Una grande festa che coinvolge il centro storico della città era una buona idea, ma forse sarebbe stato meglio organizzarla in modo più adeguato... Bella la musica, l’allegria e i cori anche fino a tarda notte, ma chi vive in quel centro-famiglie con bambini e anziani, persone che al mattino si devono alzare presto per andare al lavoro e se decine di alpini e simpatizzanti si concentrano sotto i gazebo dei bar cantando a squarciagola accompagnati da tamburi e trombe, e se tutto va avanti per diverse ore consecutive fino alle cinque del mattino, è un vero incubo.

“Ambrogino dell’Esercito” a Corrado Perona

Lunedì 13 maggio, presso l’Auditorium di Milano, in occasione del 152° anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano, ha avuto luogo la 7ª edizione di “Festeggi…Amo l’Esercito”, evento promosso dall’Associazione Amici di Palazzo Cusani con il patronato della Regione Lombardia, della Provincia e del Comune di Milano.

“Ci siamo anche noi”

Hanno un cuore alpino tanto quanto i loro uomini. Sono le donne degli alpini, sono mogli, madri, figlie che, nonostante non abbiano svolto il servizio militare, potrebbero portare senza alcun dubbio il cappello con la penna nera.

I Rotariani alpini all’86ª Adunata

Nello splendido clima di partecipazione dell’Adunata gli alpini rotariani, guidati dal presidente generale di C.A. Franco Cravarezza, hanno celebrato il secondo anniversario di costituzione della Amicizia (Fellowship) all’insegna di valori comuni, rotariani e alpini, e dei progetti di solidarietà e di collaborazione di mutuo interesse.

E a mezzanotte… "Silenzio"

Buongiorno direttore, la presente per delle brevi considerazioni sull’Adunata appena conclusa. Sappiamo perfettamente che oramai purtroppo nell’Adunata confluiscono elementi che poco a che fare hanno con noi.

PC, missione compiuta

È un fatto consolidato che i volontari della Protezione Civile ANA, impegnati in molteplici attività connesse con l’Adunata Nazionale, siano sempre più coinvolti e indispensabili sul territorio. La visione generale dell’evento Adunata, le diversificate esperienze vissute in questi ultimi anni, e in particolar modo il coinvolgimento nei molteplici fatti organizzativi, ha imposto alla P.C. ANA di assumere la direzione di tutto il volontariato coinvolto, oltre che essere i referenti presso la Prefettura per il coordinamento di Enti ed Istituzioni coinvolte.

Mai vista tanta allegria

Gli alpini hanno lasciato Piacenza ma il Tricolore fatica a lasciare i balconi. È come se, facendo sventolare la nostra bandiera, si potesse risentire l’eco delle fanfare nelle strade e rivivere una festa grandiosa.

LA TRAGEDIA DEL GALILEA

Quella del “Galilea” è una ferita ancora aperta non solo nella memoria storica, ma soprattutto fra la gente del Friuli. A settant’anni di distanza ricostruisce questo dramma del mare Paolo Montina con il volume “La tragedia alpina del Galilea: 28 – 29 marzo 1942”, edito dalla casa editrice Aviani&Aviani di Udine. Sul “Galilea”, silurato da un sottomarino mente era in rotta per l’Italia, dalla Grecia, erano imbarcati oltre 1.300 uomini, in gran parte alpini, e di questi si salvarono meno di trecento.

I tuoi fratelli del 74° AUC

Marzo 1974, SMALP di Aosta. Il 74° Corso AUC (Capitano Giovanni Folegnani, il ben noto Tex) era iniziato da ormai due mesi ma solo allora, dopo la destinazione alle specialità, conobbi Sebastiano Favero già ingegnere, mio coetaneo (classe 1948, ci separa un mese esatto), nella nuova camerata destinata ai mortaisti.

Le voci dell’adunata

Passavano gli alpini del Veneto, per questo Nicola s’è lasciato prendere dall’entusiasmo. Stefani è una delle quattro voci dell’Adunata, le altre sono Manuel Principi e Guido Alleva, tutti e tre avvocati arruolati per lo speakeraggio dal loro maestro, l’avvocato Carlo Tricerri, andato avanti giusto un anno fa e che ci piace qui ricordare.

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