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lunedì, 11 Agosto 2025

WIVA GLI ALPINI

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Il volume è la cronaca fotografica della 82ª Adunata nazionale di Latina.

I REDUCI RACCONTANO

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Storie di alpini bergamaschi Le testimonianze di reduci alpini bergamaschi che hanno vissuto in prima persona i tragici avvenimenti della seconda guerra mondiale.

ERA UNA NOTTE CHE PIOVEVA GLI ALPINI, LA GUERRA, I CANTI

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Canti e storia degli alpini. Un CD e un DVD con filmati, spiegazioni e commenti. E un libretto. È l’opera curata dal coro Conegliano diretto da Diego Tomasi, con la collaborazione del generale di Corpo d’armata Italico Cauteruccio, storico molto conosciuto e amato dagli alpini. Il libretto allegato tratta della storia degli alpini in modo sintetico ma molto preciso ed esauriente. Fa parte del pre esistente quanto interessante DVD, nel quale il commento del gen. Cauteruccio e le splendide cante del coro hanno lo sfondo di filmati storici cuciti insieme con grande maestrìa, tale da raccontarci cosa sia stato il calvario della Grande Guerra per gli alpini. Nel nuovo CD a questi canti ne sono stati aggiunti altri: tutti piccoli gioielli canori, grazie anche alle armonizzazioni di maestri quali Pigarelli, Mascagni, Pedrotti, De Marzi. Da vedere, da ascoltare.

IL TEMPIO OSSARIO DI TIMAU

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Il libro vuol essere un omaggio alla memoria dei soldati morti sul fronte carnico tra il maggio 1915 e l’ottobre 1917; molti dei loro resti riposano nel Tempio Ossario di Timau. Chiude l’opera l’elenco dei Caduti inumati nel Tempio.

In breve

Notizie in breve.

BATTAGLIONE ALPINI ‘BOLZANO’

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Storie di uomini in guerra La storia del btg. alpini “Bolzano” dell’11° reggimento, Divisione Pusteria nella seconda guerra mondiale. Un racconto carico di sofferenze, ma anche di amicizia e goliardia alpina attraverso dati storici e testimonianze dei “veci”.

GUERRA IN VAL D'ORCIA

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Non si tratta di un libro di guerra, ma di chi la guerra l’ha subita. È uno straordinario racconto di come la popolazione di Val D’Orcia ha vissuto i mesi terribili dall’inizio del ’43 alla liberazione, nel giugno del ’44. L’autrice, una nobildonna inglese che ha sempre mantenuto amicizie con le persone a prescindere da nazionalità, ceto sociale, ed età, è orgogliosa di non essere mai “appartenuta in alcun luogo a una cerchia chiusa”. Con il suo scritto racconta con grande equilibrio le vicende del nostro paese, ormai in ginocchio, e soprattutto l’attività svolta dalla sua famiglia, con tutti i rischi che questo comportava, nei confronti di chiunque si trovasse in difficoltà. Bambini di famiglie costrette a vivere sotto i bombardamenti, prigionieri di guerra usciti dai campi di concentramento dopo l’8 settembre, partigiani, tedeschi, contadini e nobili. Un affresco affascinante e drammatico: da leggere.

Al Contrin, ora più bello e grande

Quando, il 6 settembre 1915, uno dei ben assestati colpi d'artiglieria del Saltamartin , il cannone da montagna da 70 mm (così chiamato dagli alpini per il suo forte rinculo), distrusse la Contrinhaus che ospitava il comando austriaco, il destino del rifugio pareva inesorabilmente segnato. L'azione era stata condotta dagli alpini del battaglione Val Cordevole , lo stesso del quale faceva parte il tenente Arturo Andreoletti, che avevano trasportato con abilità il pesante pezzo d'artiglieria (la sola bocca da fuoco pesava un quintale) e le munizioni attraverso la Val Cordevole e il Passo delle Cirelle.

TORINO Festa alpina a Ciri per l'85 del Gruppo

Il gruppo di Ciriè ha celebrato l'85º anniversario di fondazione con una giornata ricca di appuntamenti, aperti dal concerto serale del coro sezionale...

Scusate il disturbo

Pensando fosse arrivato all'ultimo atto ero pronta a ritirarlo, il vostro presidente nazionale, come USATO , perciò avevo intenzione di scrivere una lettera...

VARESE Gli 80 anni del gruppo di Varese

Sono iniziati i festeggiamenti per l'80º compleanno del gruppo alpini di Varese. Dureranno un anno, con varie iniziative; saranno lunghi, approfittando del fatto...

Torna la Bandiera di guerra sull'Ortigara

Eravamo giovani al Feltre nel 1990. C'erano i comandanti di battaglione. Prima un piemontese, il ten. col. Franco Cravarezza, che ha fatto una brillante carriera, poi il ten. col. Edy Zagonel, un gigantesco montanaro, tanto grande quanto gentile, chissà dove sarà. C'erano i comandanti di compagnia, il compianto ten. Andrea Mariotto, mio comandante di compagnia prima e mio grande amico poi; il cap. Fedele che comandava la 66ª e con il quale condivisi l'acqua della Cridola, il ten. Pinelli, della 64ª, un romano dinoccolato dai modi nobili e riservati e dalla voce particolare con il quale partecipai ad una bellissima esercitazione in Carpegna (con i mortai btg. Feltre batte btg. Pieve di Cadore 1 0).

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