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domenica, 25 Maggio 2025

Viva l'allegria, anche se rumorosa

Volevo rispondere alla lettera di Lamberto Bianchi della sezione Pisa-Lucca-Livorno il quale su L'Alpino di giugno, parlando dell'Adunata di Piacenza, riferiva del fatto che la moglie alle quattro di mattina si lamentava perché vi erano ancora alpini che cantavano, ridevano, si divertivano. Io penso che in un mondo, ancora meglio in un Paese come il nostro, dove si... piange per 365 giorni all'anno, si piange per mancanza di lavoro, si piange per le troppe tasse, si piange per la nostra politica, o per la mancanza di futuro dei nostri figli, tre giorni di festa non possono che far bene, aiutano ad andare avanti, tirano su il morale.

L’angoscia che resta

Longarone ha voluto riabbracciare gli “Angeli del Vajont” dopo cinquant’anni. Lo ha fatto il 15 settembre al termine di una tre giorni di celebrazioni al centro delle quali un convegno sulla pericolosità idraulica a valle delle dighe e l’esercitazione “Nord Est 2013” hanno messo sotto i riflettori realtà e problemi della Protezione Civile italiana. Dalla mostra “Terremoti d’Italia” al XIV Meeting del volontariato veneto, passando tra concerti corali, bandistici e d’autore - quest’ultimo sulla diga - è stato un fine settimana all’insegna del trinomio prevenzione-soccorso-memoria.

IFMS: accolto il Montenegro

Nei giorni 4, 5 e 6 settembre la sezione di Gorizia ha ospitato il 28° Congresso I.F.M.S. (International Federation of Mountain Soldiers). Le delegazioni, accompagnate dal consigliere nazionale Renato Cisilin, responsabile della Commissione nazionale IFMS, sono state accolte nella “Sala bianca” del palazzo comunale, dove ha dato loro il benvenuto il sindaco di Gorizia Ettore Romoli che, con Cisilin e il presidente della sezione Paolo Verdoliva, ha dichiarato aperti i lavori del Congresso e ha salutato le delegazioni presenti: Italia, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Montenegro, Slovenia, Polonia, Spagna e Stati Uniti d’America.

“Ora le scuse di Stato”

Roberto Padrin, classe 1970, figlio di alpino, è sindaco di Longarone dal 2009. Sulle sue spalle di giovane e dinamico amministratore pubblico hanno gravato peso e onore di coordinare le manifestazioni per il 50° anniversario del Vajont, che si sono svolte dal 13 al 15 settembre scorso.

"Alpini, siete il braccio attivo di Dio"

Sono ancora io, Lorenza, maestra di Casumaro. Ricordate? Avevo raccontato con parole forse troppo semplici, il complesso lavoro di voi alpini per costruire la nostra nuova scuola. Ho mantenuto un voto fatto tempo fa: andare a Fossa (L’Aquila) a vedere il villaggio ANA e la chies a di San Lorenzo proget tata dal mio amico Zorio. Sono andata e forse anche in questo caso non basterà la somma delle mie parole a dare un quadro completo della situazione e delle emozioni provate. Arrivo al B&B che avevo prenotato prima di partire e mi rendo subito conto che ci sono pochi edifici ancora in piedi a Fossa.

Vent’anni in amicizia

Percorro i 780 km che vanno da Mosca a Rossosch in compagnia di Peter. Ha più di ottant’anni ed è un medico. Passo con lui dodici ore, tante sono quelle che servono per arrivare a destinazione. Io non conosco una parola di russo e lui di italiano, ma scopro che disegnando si possono dire tante cose e, così, alla fine lui sa tutto di me e io di lui. Nelle pause di questo estenuante esercizio comunicativo, guardo fuori dai finestrini. L’autunno qui è già arrivato con un mese di anticipo, rispetto all’Italia.

La leva, un patrimonio morale che non c'è più

Caro direttore, la vecchia diatriba sulla fine della leva militare, porta a considerare non lontana la prospettiva della fine per estinzione della nostra Associazione. Non ho numeri in sede locale e nazionale per fare pronostici, ancorché l’età media nazionale sia in termini di statistica preoccupante, per calcolare quanto ci resta al tramonto.

Mininaja e (ancora!) il cappello

Da tempo sto meditando su una fatto che francamente mi lascia perplesso. Non capisco come mai alla fine dei 15/20 giorni di mininaja viene ufficialmente consegnato ai ragazzi il cappello alpino.

Strage mai dimenticata

Ancora qualche finestra illuminata nelle case di Erto e Casso, poggiate quasi in bilico sul Monte Salta, e più giù, nelle case di Longarone. Una serata tiepida di ottobre, come tante altre. Gli occhi chiusi dei bimbi già avvolti nel calore dei loro lettini. Gli uomini riuniti nelle osterie sparse qua e là a guardare un incontro di calcio trasmesso in Eurovisione. La normalità di un mercoledì sera, la normalità del vivere quotidiano di tre paesi sorti sul confine tra Veneto e Friuli, di quelle voci unite in un miscuglio di dialetti più aspri e più dolci.

Canto e realtà

Egregio direttore, scrivo questa lettera per condividere un pensiero. Da piccolo sono sempre stato appassionato, grazie ai miei nonni, di canti alpini e del loro carico umano. Da meno piccolo frequentai il CAI per anni fino a partire come VFA nel 7° Alpini per poi avere l’onore di cantare nel Coro BAJ.

Si sono visti in copertina: che emozione!

Con orgoglio ed emozione ho visto pubblicata la mia foto sull’ultima pagina de L’Alpino di giugno 2013 (il primo a sinistra sono io, Stefano Visentin, il secondo è un mio fratello di naja, Giorgio Garavelli da Cremona). Sono dello scaglione 12/’97 e ho fatto il CAR a Belluno alla Salsa e poi a Venzone al 14° rgt. Alpini, btg. Tolmezzo 12ª cp. “La Terribile” con il capitano Paolo Radizza.

Vacanza al Soggiorno alpino di Costalovara

Sono iscritto alla sezione di Trieste e di recente sono stato ospite per cinque giorni presso la bellissima struttura che è il Soggiorno Alpino di Costalovara. Ho fatto questa scelta per un breve periodo di vacanza, perchè mi sono ricordato che su un numero de L'Alpino era stato reclamizzato questo posto di soggiorno.

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