Anche l’alpino piange
Sono un amico degli alpini, fratello di un alpino classe 1932 che purtroppo già da parecchi anni è “andato avanti” mentre era ancora Capogruppo degli alpini di Cismon del Grappa. Ma veniamo al motivo di questa mia che vorrei dedicare a mio fratello Pasquale. Non se ne abbia direttore, se mi permetto di suggerirle il titolo: anche l’alpino piange. No, non è il nostro meraviglioso giornale, come avrà subito pensato. Bensì l’alpino in carne e ossa, descritto da molti come il meglio del nostro esercito italiano.
Inaugurata la mostra “Fotografare l’Adunata del Piave 2017”
Come hanno concluso l’Adunata del Piave, insieme davanti alla Tribuna d’onore di piazza della Vittoria, così ieri il sindaco di Treviso Giovanni Manildo, ha tagliato il nastro della mostra “Fotografare l’Adunata – Treviso 2017” sabato sera in Galleria Bailo 10/B, e accanto all’ex primo cittadino Giancarlo Gentilini, entrambi alpini. Con loro il presidente della Sezione ANA di Treviso Raffaele Panno. Numerose penne nere hanno partecipato alla cerimonia legata al concorso nazionale indetto dalla Sezione ANA e dal Centro Studi sezionale.
Sabato 2 settembre premiazione e inaugurazione mostra del concorso “Fotografare l’Adunata del Piave 2017”
Oltre trecento fotografie e decine di autori provenienti da diverse città d’Italia: ecco il bilancio del concorso “Fotografare l’Adunata del Piave 2017” indetta dalla Sezione ANA di Treviso, presieduta da Raffaele Panno.
L’Edizione numero 19 dedicata all’evento alpino che ha portato in maggio a Treviso oltre 600 mila persone, ha registrato un aumento nel numero di partecipanti, tra cui molte donne.
Sabato 2 settembre alle ore 18 avrà luogo la premiazione nella sede del Centro Studi sezionale, in Galleria Bailo 10/B, dove verrà inaugurata la mostra con le opere vincitrici; rimarrà aperta fino a domenica 10 settembre. La data della premiazione, fissata inizialmente al 26 agosto, è slittata di una settimana per ragioni organizzative.
Sindaci in sfilata
Sono a chiederle chiarimenti in merito a un dubbio che mi tormenta da un po’ di tempo. Mi toglie il sonno. Credo che molti di noi abbiano constatato come nelle ultime Adunate nazionali (sicuramente da quella di Pordenone, ma credo anche prima) in corteo hanno sfilato un gran numero di sindaci; alcuni con fascia e cappello alpino, altri, in tanti, solo con fascia perché evidentemente alpini non sono.
“A” come abusivi
Vi scrivo per avere delucidazioni in merito a qualcosa che non capisco o che semplicemente non so: all’Adunata di Treviso sono rimasto basito nel vedere l’enorme quantità di ‘figuranti’, messi lì a fare numero. Non mi riferisco però alle persone in uniformi storiche, bensì a tutti quegli imboscati, che di caserma non hanno visto nemmeno la porta carraia, messi nello schieramento con la maglietta della Sezione e un cappello alpino in testa (tra l’altro posso fare nome e cognome perché sono tutti vicini di casa mia).
Chiuso per Adunata
Mi chiamo Cristina, sono la moglie di un alpino e domenica eravamo a Treviso. Sono anni che seguiamo i raduni e come sempre gran merito agli alpini per come vengono organizzati tali eventi. Devo però purtroppo fare una segnalazione non per l’Ana ma per la città di Treviso.
Esempi di vita
Volevamo condividere con tutti questa nostra esperienza, semplice ma veramente molto bella. All’Adunata di Treviso abbiamo conosciuto la signora Ester, classe 1930, e vi garantisco che è stato un momento molto bello.
Una nota stonata
«Da quando sono parroco nel Duomo di Treviso, al sabato sera, non ho mai visto una chiesa così affollata». Con queste parole ha esordito don Giorgio, parroco del Duomo di Treviso, alla celebrazione della Santa Messa delle ore 18. La chiesa era piena come un uovo, come si vede in rare occasioni. Piena di alpini e famigliari di alpini.
Cantare per gli ultimi
Grazie per aver risposto con la vostra proverbiale disponibilità a venire in carcere. Oggi, con la vostra presenza e con i vostri canti, durante questa liturgia eucaristica, avete creato un’atmosfera particolare, solenne e più ricca, facendoci partecipi in tal modo della gloriosa storia del Corpo degli Alpini.
Un ammassamento faticoso
Certamente l’Adunata ha visto ancora una volta una grande partecipazione, ma purtroppo devo segnalare che il disservizio inerente l’ammassamento persiste e non si vuole migliorare, nonostante le continue segnalazioni dai singoli partecipanti e dai Gruppi. Non si vuol capire che chi sfila ha raggiunto un’età considerevole - io stesso sono del 1939 - e si è afflitti da acciacchi più o meno gravi.
Adunata: vitale fierezza
Sono una ragazza diciottenne, figlia di un alpino e fieramente italiana. Ho partecipato come pubblico alla novantesima Adunata degli alpini e vorrei orgogliosamente testimoniare l’atmosfera di vitale fierezza che gli alpini hanno portato in città.
All’Adunata per mio papà
Sono Federica e ho 11 anni. Sono la nipote dell’alpino Luciano e la figlia dell’alpino e “albatros” Cristian. Aspettavo l’Adunata di Treviso da molto tempo ed ero emozionata a parteciparvi come del resto anche tutta la mia famiglia. Ma il martedì prima dell’atteso evento mio papà ha subito un intervento e quindi non è potuto venire e ha incaricato la sottoscritta ad andarci.