13.3 C
Milano
sabato, 20 Aprile 2024

Furto all'Adunata

Sono un amico degli alpini della Sezione Molise, iscritto al Gruppo di Sant’Agapito (Isernia). Dopo Parma, Latina, Torino, Pordenone e L’Aquila ho partecipato con gioia anche all’Adunata di Asti nei giorni scorsi. Sono anche un componente della fanfara della Sezione Molise e pur non essendo impegnato ufficialmente come fanfara, sono salito ad Asti portando con me il mio strumento (un sax tenore Selmer S.A.).

Educare testimoniando

Sono un bocia di 49 anni che ha partecipato domenica 15 maggio all’89ª Adunata ad Asti, la mia prima Adunata. È stato un “turbinio di emozioni”, fantastico! 

Basta trabiccoli

Dopo quello che è successo all’ultima Adunata di Asti, da astigiano mi preme ribadire (che invece di vietare la vendita degli alcolici), la pecca da parte delle forze preposte alla sicurezza e del Son per non aver bloccato la circolazione dei trabiccoli, così belli da vedere, molto folcloristici, ma nello stesso tempo molto pericolosi sia per chi vi sale sopra che per gli spettatori.

Le solite mandrie selvagge

Sono un iscritto all’Ana da diversi anni e volevo complimentarmi per lo spessore morale della rivista. Ho partecipato all’Adunata di Asti mi congratulo per l’organizzazione della sfilata che si è svolta in modo corretto. 

Colori alpini

Gli amici de L’Alpino mi han chiesto un pezzo “di colore” sull’Adunata. Per pezzo di colore, tecnicamente si intende un articolo che esca dalla semplice cronaca, per concentrarsi su impressioni, immagini, sensazioni legate all’evento. Però, per curiosa assonanza, mi è venuta in mente un’altra cosa: ma che colore ha un’Adunata degli alpini? 

Italia, amore mio!

Ogni anno che passa li incontriamo più “veci”, alcuni si appoggiano ad un bastone, altri sono accompagnati da figli e nipoti, come il vulcanico Fernando Caretti, Presidente della Sezione Argentina. Nonostante le difficoltà, la lontananza e gli acciacchi dell’età che avanza, gli alpini che vivono all’estero hanno percorso migliaia di chilometri e da quattro continenti hanno raggiunto Asti per partecipare alla grande festa alpina.

Fumetto alpino

Il suo studio, nel cuore di Asti, è avvolto in quel buio che ricorda certi pomeriggi d’estate quando le persiane sono chiuse per l’afa. Una lampada illumina un cerchio di scrivania. Qua e là fumetti di Dylan Dog. È lui il “papà”, Luigi Piccatto. Ha il volto in ombra e le mani appoggiate sopra alcuni fogli da disegno. 

Riconoscenza e fiducia

La cattedrale di Santa Maria Assunta e San Gottardo è una delle più grandi chiese del Piemonte, sublime espressione dell’architettura gotica. Un bene partorito da un’arte millenaria che ha accolto migliaia di alpini per la consueta Messa del sabato.

Tornate presto!

Ve ne state già andando? Rimanete ancora un po’. Tornate presto. Siamo stati bene con voi. In sintesi: “Grazie alpini!”. Questo era il senso dei titoli e dei commenti che sono apparsi sui giornali locali e sui siti on line. Gli astigiani si sono risvegliati il 16 maggio più ottimisti e fiduciosi. C’è chi ha definito l’Adunata nazionale degli alpini “una ciucca allegra” dalla quale si esce con il sorriso.

Forza comunicativa

Partiamo dalla fine. Domenica mattina, sfilata in pieno svolgimento, la situazione era la seguente: Rai3 stava trasmettendo in diretta, come fa da diversi anni, la sfilata, arricchendo la trasmissione con servizi e interviste; TgCom24 era in diretta con le immagini provenienti dal nostro service tv in una ampia finestra in alto a destra, la conduzione in studio e le interviste raccolte dagli inviati. 

Mostra in grigioverde

L’89ª Adunata nazionale di Asti ha rappresentato, per noi alpini in armi, un momento molto significativo: è stato il 10º anniversario della “Cittadella degli alpini”. Nata nel 2007 in occasione del raduno di Cuneo, dopo due lustri la sua presenza costituisce ormai un momento irrinunciabile di ogni Adunata. Personalmente vi avevo partecipato una sola volta, a Bassano nel 2008, con uno stand dedicato alle missioni all’estero. 

Due nuove realtà

Gli stucchi dorati e i velluti rossi dell’ottocentesco Teatro Alfieri hanno fatto da cornice all’incontro tra i vertici dell’Ana e i rappresentanti delle trenta Sezioni all’estero, convenuti ad Asti per partecipare l’89ª Adunata. Sul palcoscenico si sono vissuti momenti di intensa emozione. Volti e racconti che si dipanano nei continenti con la capacità di rinnovarsi e proporre nuove storie di “alpinità e italianità” come le ha definite il Presidente Sebastiano Favero.