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sabato, 27 Aprile 2024

Grazie Piacenza!

Grazie. Grazie ancora cittadini di Piacenza! Grazie per averci consentito giorni di serenità, di amicizia e buon'umore accomunando noi alpini a voi residenti. Grazie per avere sopportato il disagio inevitabile che vi abbiamo creato sperando che sia stato di bellezze della vostra città, nonché di farci apprezzare lo spirito padano che ci accomuna.

Consegnati i fondi raccolti alla Cittadella degli Alpini

I 6.000 euro raccolti alla Cittadella degli Alpini, allestita in piazza Daturi in occasione dell’Adunata a Piacenza, sono stati devoluti all’Amop (Associazione Piacentina Malato Oncologico) per l’acquisto di un ecografo portatile e al laboratorio di immunogenetica dell’ospedale della città per l’acquisto di un congelatore che verrà utilizzato per lo stoccaggio del DNA.

Le voci dell’adunata

Passavano gli alpini del Veneto, per questo Nicola s’è lasciato prendere dall’entusiasmo. Stefani è una delle quattro voci dell’Adunata, le altre sono Manuel Principi...

Non è mai troppo tardi

Si potrebbe credere che vista un’Adunata nazionale degli alpini si sono viste tutte, ma così non è. Ogni anno si tratta di un richiamo collettivo che raduna generazioni di alpini sempre più “veci” e sempre meno “bocia”, ma con lo stesso spirito goliardico ed allo stesso tempo pieno di quella umanità solidale di sempre, che contraddistingue stranamente questo Corpo rispetto ad altri.

“Ci siamo anche noi”

Hanno un cuore alpino tanto quanto i loro uomini. Sono le donne degli alpini, sono mogli, madri, figlie che, nonostante non abbiano svolto il servizio militare, potrebbero portare senza alcun dubbio il cappello con la penna nera.

Promesse mantenute

Vi scrivo da Piacenza. Volevo ringraziarvi di cuore a nome di tutti i piacentini per le giornate bellissime, meravigliose e indimenticabili che ci avete regalato.

Alpini nell’animo

Sono di Piacenza, nato e cresciuto qui. Compio 50 anni tra pochi giorni e vi voglio ringraziare. Voi alpini mi avete fatto un bellissimo regalo di compleanno. Come quasi tutti i piacentini, alle ormai lontanissime visite militari risultavo alpino complementare, e così sarebbe stato se non fossi entrato in Polizia dove lavoro da tanti anni.

Con le ali ai piedi

Si cammina insieme al suono della fanfara e anche ai piedi spuntano le ali. Insomma, si vede che nella grande famiglia alpina l’amicizia e l’amore sono la medicina migliore.

E a mezzanotte… "Silenzio"

Buongiorno direttore, la presente per delle brevi considerazioni sull’Adunata appena conclusa. Sappiamo perfettamente che oramai purtroppo nell’Adunata confluiscono elementi che poco a che fare hanno con noi.

Alpini nuovi samaritani

Monotoni e fieri. Gli alpini sono un po’ così e le loro celebrazioni, di conseguenza. Alcuni momenti hanno in sé la sacralità propria dei riti più antichi, come l’onore ai Caduti o la Messa. Un cerimoniale semplice che si ripete da quasi cento anni. Anche all’Adunata. Anche in questi giorni di incontri, di festa per non dire baldoria, c’è un momento dedicato all’ascolto, alla preghiera: è la Messa del sabato pomeriggio. Quest’anno a Piacenza celebrata nel duomo dal vescovo Gianni Ambrosio, stretto attorno a un cerchio di sacerdoti alpini.

Grazie S.O.N.

Come si conviene in una perfetta rassegna, il presidente Corrado Perona saluta militarmente lo schieramento dei duecento volontari del SON, il Servizio d’Ordine Nazionale, i benemeriti - che più non si può - dell’Adunata. Sono le otto di sabato mattina, uno dei due giorni clou dell’Adunata, inizia una giornata che sarà lunga e piena di lavoro per gli “uomini in verde”. Sono all’opera dal lunedì precedente e concluderanno il loro compito il lunedì successivo. Oggi è anche il giorno dei riconoscimenti che tradizionalmente il presidente consegna ai volontari per gli anni di servizio d’ordine prestati.

Mai vista tanta allegria

Gli alpini hanno lasciato Piacenza ma il Tricolore fatica a lasciare i balconi. È come se, facendo sventolare la nostra bandiera, si potesse risentire l’eco delle fanfare nelle strade e rivivere una festa grandiosa.