Gli alpini per il centenario

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Il 29 ottobre presso la Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino, si è tenuta la prima delle cinque conferenze organizzate dall’Associazione Nazionale Alpini per ricordare il Centenario della Grande Guerra. Sotto la regia di Massimo Bernardini, si sono alternati gli interventi dei professori Nicola Labanca e Paolo Pozzato e del dottor Pierluigi Scolè.

I relatori hanno determinato le ragioni legate alla nascita del mito degli Alpini, attraverso i resoconti e la cronaca dei fatti d’arme del 16 giugno 1915, giorno della presa del Monte Nero.

Un episodio legato alla guerra che insieme a molti altri, hanno portato all’affermazione di una realtà quale è oggi l’Ana. Una unicità che ha avuto la sua crescita esponenziale solo nel secondo dopoguerra, come risposta sociale e di pace a chiusura di decenni segnati da guerre sanguinose e ideologie impazzite. Una realtà che oggi conta oltre 350mila soci e decine di migliaia di sostenitori.

Il dottor Bernardini ha riassunto in tre parole lo spirito che anima questa Associazione d’Arma: servizio, dovere, Patria. «Un paese moderno è l’insieme di queste tre parole che sono state il filo conduttore della giornata di oggi e degli incontri in programma fino al 2019», ha concluso il professor Labanca.

La prossima conferenza, “1916 la Guerra Bianca sui ghiacciai dell’Adamello” è in programma nel 2016, seguiranno “1917. Dove sei stato mio bell’alpino. Dalle rocce dell’Ortigara alla battaglia d’arresto” nel 2017 e “1918. Il sacrificio per la vittoria. Monte Grappa” nel 2018.

Il progetto pluriennale si concluderà a Milano, nel 2019, con la conferenza dal titolo: “1919. Per non dimenticare. Nasce a Milano l’Associazione Nazionale Alpini”.

L’iniziativa ha il patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra presieduto dal sen. Franco Marini e del Centro Interuniversitario di Studi Storico Militari presieduto dal prof. Nicola Labanca.

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