De Marzi e l’arte del canto

0
178

Chiedo ospitalità su L’Alpino per esternare pubblicamente i sentimenti che ho provato la sera del 26 gennaio durante l’esibizione dei Crodaioli di Bepi De Marzi e del coro Alte Cime della sezione ANA di Brescia, nell’ambito delle manifestazioni per il 70° anniversario di Nikolajewka, che ogni anno si tiene a Brescia. Noi del coro Alte Cime abbiamo avuto l’onore ed il piacere di compartecipare a questa serata.

Ancora una volta Bepi De Marzi ha dimostrato di essere un alpino verace che dice sempre ciò che pensa, senza alterigia, ma con intima convinzione. Nelle sue presentazioni delle varie cante ha saputo trovare un aggancio tra le esperienze dolorose della guerra e la vita di tutti i giorni. Ha invitato il presidente nazionale Perona a far sì che gli alpini, tutti, riprendano a cantare le canzoni che i nostri veci cantavano. Attuale il richiamo sui “Migranti” cui De Marzi ha voluto dedicare la canzone “Benia Calastoria”.

Penso di non esser stato l’unico a provare forte emozione, accompagnata, non ho vergogna a dirlo, da qualche lacrima. Ho poi avuto modo di “assaggiare” la profonda cultura e la coinvolgente semplicità del Maestro De Marzi. L’onore di cantare con i Crodaioli ha ripagato abbondantemente l’impegno profuso ed i sacrifici sostenuti dagli alpini del coro Alte Cime per arrivare preparati a questo importante appuntamento.

Il nostro giovane direttore, Cristian Borboni, ci aveva preparati a cantare “Va l’Alpin” con la prima strofa cantata da lui in russo, accompagnata dal muto del coro. De Marzi ha tratto lo spunto per dedicarla alle autorità russe presenti, in segno di amicizia e fratellanza.

Angelo Turinelli Coro Alte Cime della sezione ANA di Brescia

Questo conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che l’arte, di cui il canto è una delle espressioni più alte, è in grado di trasmettere messaggi straordinari ed universali. Ma l’arte, perché sia tale, ha bisogno di tecnica, ma prima ancora “d’anima”, cioè di quella sottile verità del cuore e dei sentimenti che fiorisce dalla capacità di provare compassione per le vicende umane.