La “Julia” in partenza per l’Afghanistan

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 Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen. C.A. Claudio Graziano, ha salutato gli alpini della Brigata “Julia” in partenza per l’Afghanistan, dove daranno il cambio ai reparti della “Taurinense”. Alla cerimonia svolta alla caserma “Pio Spaccamela” di Udine hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Udine Furio Honsell, il prefetto Ivo Salemme e una rappresentanza dell’ANA con il Labaro, scorato dal presidente Corrado Perona e da alcuni consiglieri nazionali.
Momento particolarmente toccante è stato quello della consegna della Croce d’argento al Merito dell’Esercito e i gradi di primo maresciallo a Luca Barisonzi, l’alpino dell’8° ferito in un agguato il 18 gennaio 2011 a Bala Murghab, Afghanistan.

Dopo aver ricordato i Caduti il generale Graziano ha voluto ringraziare familiari e amici dei soldati che si apprestano a partire per l’Afghanistan “perché so quanto sia difficile il distacco, seppur temporaneo dai propri cari”. Rivolgendosi agli alpini della “Julia”, il generale Graziano ha ricordato che “sarete impegnati in una missione complessa, in una situazione ancora fortemente instabile, in condizioni ambientali difficili, in una fase delicata e sensibile, il momento della transizione. La transizione è la fase più delicata di ogni missione, non è il momento di abbassare la guardia; gran parte della popolazione afgana vuole la transizione ma, indubbiamente, esiste una componente ostile. Il nostro compito è garantire la prosecuzione di questo processo”.

“La vostra è una missione complessa”, ha poi proseguito il Generale Graziano, “diplomatica, militare, umanitaria, di assistenza; in cui ogni singolo militare rappresenta il Paese e in cui un errore commesso da voi si riverbera su tutto il teatro afghano. Questa missione avviene in un momento particolare in cui la Forza Armata sta attraversando un periodo di ristrutturazione per contribuire ai sacrifici che l’Italia sta facendo e per ricambiare la fiducia e la stima che il Paese continua a tributarci”.

Rivolgendosi poi al Comandante dell’unità alpina, il Capo di SME ha evidenziato di aver “grande fiducia nel generale Gamba che venti anni fa era mio comandante di compagnia in Mozambico, impegnato nell’operazione “ONUMOZ”. Oggi lo vedo partire con serenità, consapevole del suo ruolo e con la decisione e la determinazione di un comandante coraggioso”. “Alpini della Julia – prosegue il Gen. Graziano – partite consapevoli che l’Esercito e la nazione sono e saranno orgogliosamente al vostro fianco”.

La “Julia” assumerà la guida del Regional Command West, il Comando NATO a leadership italiana con base a HERAT, responsabile della regione occidentale dell’Afghanistan, da cui dipenderanno circa 5500 militari di 10 diverse nazioni; di questi, oltre 3.000 sono i militari italiani appartenenti all’Esercito e ad altre Forze Armate e Corpi dello Stato. Per il Comando Brigata alpina Julia, una delle Unità di punta dell’Esercito Italiano, si tratta della sesta missione fuori area, la terza in Afghanistan.

Vent’anni di missione per gli alpini, quest’anno infatti ricorre il ventennale della partecipazione alla missione “ONUMOZ”, in Mozambico dove, nell’ottobre del 1993, la Brigata Julia assunse la responsabilità del Contingente italiano avvicendando i “gemelli” della Brigata Taurinense. Anche in quest’occasione, in Afghanistan, le due brigate si passeranno vicendevolmente il testimone.

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