E’ stata davvero tragica la conclusione della missione in Afghanistan del 2º Reggimento Alpini di stanza a Cuneo. Com’è ormai tristemente noto, un attentato (un ordigno è esploso nel canale di scolo che passa sotto la strada sulla quale transitavano tre blindati Puma ) avvenuto il 26 settembre scorso, è costato la vita del caporal maggiore capo scelto Giorgio Langella e del caporal maggiore Vincenzo Cardella. La pattuglia di alpini stava accorrendo per dare man forte ai militari afgani impegnati in un posto di blocco.
Langella è morto sul colpo, Cardella ha riportato gravissime ferite; trasportato dapprima all’ospedale del contingente francese a Kabul è stato quindi rimpatriato su un velivolo dell’aeronautica tedesca e ricoverato all’ospedale militare del Celio, dove è morto sabato 30 settembre. I funerali del caporale Langella sono stati celebrati in forma solenne nella cattedrale di Cuneo dall’arcivescovo Angelo Bagnasco, già ordinario militare; quelli di Cardella si sono svolti martedì 3 ottobre e sono stati celebrati anche in questo caso dal vescovo mons. Bagnasco, a Prisco (Caserta) paese dove risiede la famiglia del Caduto. La salma è stata tumulata nel cimitero di Casapulla.
Nell’attentato ci sono stati anche quattro feriti: il maresciallo Francesco Cirmi che versa ancora in gravi condizioni ed è tenuto in coma farmacologico il caporal maggiore scelto Salvatore Coppola, il caporale Sebastiano Belfiore ed il caporale Pamela Rendina, la prima donna soldato italiana ad essere rimasta ferita in missione. Rientrata in Italia e intervistata dalla televisione, la giovane alpina si è detta pronta a ritornare in Afghanistan, dove c’è tanta gente che ha bisogno del nostro aiuto. E’ mio dovere andarci , ha concluso.
Infine, in un attentato che ha coinvolto un blindato nel territorio di Herat, dove opera il 3º Reggimento di artiglieria della brigata Julia, sono rimasti feriti, fortunatamente soltanto lievemente, tre alpini: il caporal maggiore scelto Marco Loi, il 1º caporal maggiore Salvatore Anzalone e il 1º caporal maggiore Giancarlo Parillo.
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Il caporal maggiore capo scelto Giorgio Langella.
Il caporal maggiore Vincenzo Cardella.
Il caporale Pamela Rendina, all’ospedale da campo francese a Kabul riceve la visita del comandante delle Truppe alpine generale Ivan Felice Resce.
