Prenderla con un sorriso

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    Caro don Fasani, sicuramente Luciano Busca continuerà a pregare e a recitare la “Preghiera dell’Alpino” secondo il suo sentire. Penso, però, che forse per un attimo – spero per non più di un solo attimo – gli sia venuta la voglia di cessare di farlo, dopo aver letto la tua risposta alla sua lettera, riportata sul nostro mensile nel numero di novembre. 

     

    Risposta, a mio avviso, un po’ ingenerosa, ironica, fuor di luogo e pure contradditoria: ingenerosa perché non considera la sincera convinzione espressa da Luciano Busca che, oltretutto, non pretende di imporre ad alcuno; ironica quando citi gli schioppetti di sambuco come armi di difesa; ed, infine, contraddittoria laddove chiedi «…senza polemica, cosa vuol dire rendici forti? Forti in che modo?» Mah, se questa non è polemica, cos’altro è? No, caro don Fasani, San Francesco non avrebbe proprio, proprio risposto così! Già, ma noi non siamo Santi, siamo alpini. Alpini che ragionano, credo, ognuno con la sua testa. Fortunatamente! Ogni bene e Mandi!

    Adelchi Miatto – Roraigrande (Pordenone)

    Caro Adelchi, ma perché cogliere sempre cattive intenzioni, anche là dove c’era solo sorridente ironia? Io voglio sperare che l’amico Busca, che stimo per la sua trasparenza morale, abbia capito che non c’era alcuna irriverenza nelle mie parole. È vero che la cultura, sul piano sociale, è più forte delle armi. Ma davanti ai criminali non possiamo difenderci usando soltanto i principi della nostra civiltà. Quanto a San Francesco, ho fatto tanti esami per provare a raggiungerlo, ma mi hanno sempre bocciato.