Iniziano i lavori

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    Sono stati mesi di grande impegno per il Consiglio Direttivo Nazionale, per il Presidente Sebastiano Favero e in particolare per la commissione Grandi Opere. Decine di sopralluoghi in Centro Italia, gli incontri con le amministrazioni comunali, con i tecnici e con i responsabili Ana per dar corpo ai quattro interventi, uno in ogni Regione colpita dall’ultima forte scossa che a inizio anno ha aggravato la già precaria situazione. 

     

    Ogni attività mette ancora una volta in luce la grande operosità e la risposta dei volontari alpini scelti, per garantire la rapidità d’intervento, all’interno di alcune Sezioni, in base a squadre già collaudate in precedenti occasioni. A Campotosto, dove le prime attività sono già iniziate, lavorano i volontari della Sezione di Pordenone e di Trento che curano la posa del tetto, mentre la Sezione Abruzzi si occupa del campo d’accoglienza che li ospita. Il lavoro più consistente è quello di Accumoli, dove sono invece impegnati i volontari della Sezione di Bergamo. Ad Arquata e Preci si dovrà invece attendere il completamento, a breve, delle attività progettuali. Oltre all’impegno delle squadre sul campo c’è da sottolineare l’ottimo riscontro nella raccolta di fondi con la campagna avviata dall’Associazione a inizio anno. Grazie alle tante iniziative delle Sezioni e dei Gruppi Ana e la grande generosità della gente che ripone fiducia negli alpini, la somma raccolta per le popolazioni del Centro Italia supera i 2 milioni di euro! Con le somme ricevute e l’apporto dei nostri volontari ci stiamo predisponendo anche per una serie di interventi rivolti a singoli casi. Queste sono nello specifico le attività e i progetti che sono già stati avviati dall’Ana e saranno completati nei prossimi mesi, burocrazia permettendo.


    Campotosto (L’Aquila) – Sezione Abruzzi

    Il sindaco ha messo a disposizione un’area di proprietà comunale sulla quale verrà realizzato un fabbricato polifunzionale a carattere aggregativo, primo intervento concreto di rinascita dopo il devastante sisma. Si tratta di una superficie completamente urbanizzata, totalmente inserita nell’abitato di Campotosto. Il fabbricato che realizzerà l’Ana sarà finalizzato ad uso sociale (come sede dell’ufficio pro loco, ufficio Ascam, sede Gruppo Ana di Campotosto, sala riunioni, sede del coordinamento territorio e dighe con Regione Abruzzo, Enel e Comune, servizi igienici) e avrà una superficie di circa 224 metri quadri su un piano unico, realizzato in legno lamellare, più 50 metri quadri di porticato coperto. Il progetto esecutivo è già stato presentato alla Soprintendenza per la valutazione urbanistica e al Genio Civile per gli aspetti strutturali. Solo dopo il beneplacito degli enti preposti potranno iniziare i lavori. È intenzione dell’Associazione e del sindaco di Campotosto di inaugurare la struttura entro il prossimo mese di agosto.


    Accumoli (Rieti) – Sezione di Roma

    È stata identificata l’area sulla quale realizzare il fabbricato polifunzionale che conterrà una sala ristorante per un centinaio di persone, una cucina, dei locali sia estivi che invernali per i turisti (locale per sciolinare e deposito sci e ciaspole), la sede del Gruppo Ana e della banda sezionale, sei camere con bagno per complessivi 18 posti letto, magazzini e depositi. Il Comune ha in corso la pratica per redigere la variante al Piano Regolatore Generale e al Piano Territoriale Paesistico Regionale, senza le quali è impossibile iniziare i lavori, né effettuare, sempre da parte del Comune, l’esproprio dell’area per renderla libera ed edificabile. L’Associazione ha già redatto un primo progetto architettonico che prevede un fabbricato di tre piani per complessivi 854 metri quadri su una superficie coperta complessiva di 330 metri quadri. Nel frattempo si sta cercando la soluzione ottimale per le opere di urbanizzazione poiché il lotto di terreno sul quale si andrà a costruire è 600 metri a monte della zona periferica dell’abitato dove sorgeranno le Soluzioni Abitative per l’Emergenza (Sae), nelle quali abiterà una parte dei cittadini di Accumoli.


    Arquata Del Tronto (Ascoli P.) – Sezione Marche

    Il progetto del centro polifunzionale di aggregazione, da realizzare nel campo Sae Borgo 2 di Arquata del Tronto, nasce dall’urgenza di predisporre una struttura di aggregazione per le persone che entro pochi mesi ritorneranno nei territori gravemente colpiti dal sisma dello scorso anno. Il sindaco ha identificato l’area dove sorgeranno i 35 moduli Sae, destinate alla popolazione che lascerà gli alberghi sulla costa. L’obiettivo dell’amministrazione comunale, grazie alla disponibilità offerta dall’Ana, è quella di costruire un edificio di 250 metri quadri: 130 metri quadri saranno destinati all’aggregazione della popolazione, 60 metri quadri per le associazioni e altrettanti per gli uffici, utili a delocalizzare le piccole attività professionali il cui spazio lavorativo è andato distrutto dal terremoto. La struttura avrà un grande valore per la comunità ed è da considerarsi di interesse strategico per agevolare il rientro dei cittadini arquatani nel proprio territorio. La nuova costruzione sarà realizzata con prefabbricati in legno, al fine di poter inserire correttamente l’edificio nel contesto naturale di particolare peculiarità e per garantire la più ampia sicurezza in caso di emergenza: la struttura infatti avrà la funzione di essere uno dei punti di raccolta per la popolazione di Arquata in caso di nuovi eventi calamitosi.


    Preci (Perugia) – Sezione di Firenze, Gruppo Umbria

    In accordo con il sindaco di Preci l’Ana realizzerà una costruzione polifunzionale con valenza di presidio in situazioni emergenziali e presidio di accoglienza nel territorio in caso di calamità naturale. Sarà un fabbricato di 306 metri quadri circa, su un unico piano. La difficoltà potrebbe riguardare il luogo sul quale realizzare l’opera, poiché i ricorsi dei privati sulle aree interessate dagli espropri potrebbero dilatare i tempi per ottenere i terreni liberi ed edificabili. Viste le esperienze passate e quelle più recenti in occasione di espropri per aree Sae, il Comune sta cercando una soluzione alternativa. Una prima stesura del progetto architettonico è stata redatta a cura degli alpini del Gruppo Umbria. L’impianto progettuale predilige l’economia degli spazi, pertanto si è scelto di dare ad ogni camera un ingresso indipendente, così da eliminare il corridoio interno e il relativo spreco di superficie. L’intervento dovrebbe prevedere una fondazione a platea, delle strutture in blocchi cassero che includono isolante termo acustico “classe A” e tetto in legno lamellare con copertura in pannelli prefabbricati coibentati. La struttura potrebbe inserirsi in un progetto più esteso – da realizzarsi con fondi non Ana – che porterà alla creazione di un vero e proprio villaggio vacanze e/o ricovero d’emergenza, in grado di assicurare una ricettività che permetta di sostenersi finanziariamente in regime ordinario e garantire una significativa riduzione delle esigenze a carico della Protezione Civile in fase emergenziale. La sequenza storica degli eventi sismici nel 1971, 1979, 1997 e 2016 e 2017 rende purtroppo altamente probabile il ripetersi di un’emergenza.

    Lorenzo Cordiglia
    lorenzo.cordiglia@ana.it