Il museo di Carlo Monti

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    Con il nostro Gruppo ho avuto occasione di visitare un museo dell’alpino, realizzato in casa propria da un alpino piemontese. Eravamo tutti consapevoli che era realizzato da un appassionato alpino, quindi con ogni conseguente semplice aspettativa. Quello che invece abbiamo trovato è stato sbalorditivo! Degno e ben oltre di un museo ufficiale! Una raccolta di divise, elmetti, brande, barelle, basti per mulo, radio-telefoni, segnalatori, armi e proiettili, foto, illustrazioni, cartoline, cartografie ed infiniti altri oggetti che hanno caratterizzato la vita degli alpini dal 1872 al 1945.

    In particolare un paio di slitte usate nella Campagna di Russia. Quantificare in migliaia di pezzi non è esagerato ma realistico. Il tutto conservato ed esposto con logica e cura assoluta, espressione chiara di una passione e dedizione che ne onorano in modo encomiabile l’autore, Carlo Monti che oggi ha però 87 anni, e che, mentre si infuocava nel constatare il nostro interessamento ed ammirazione, dall’altro non tradiva il suo sgomento nell’immaginare l’incerto futuro di tutto questo. Personalmente una cosa mi ha lasciato perplesso: questo museo e questo alpino sono inspiegabilmente sconosciuti ai più, ed in particolare all’Ana. Penso che quest’alpino meriti sicuramente uno spazio sulla nostra rivista nazionale e magari considerare anche una possibile ricollocazione qualificante di tutto questo tesoro.

    Marciliano Rabuffetti Gruppo di Albizzate, Sezione di Varese

    Ai vostri complimenti per l’alpino Carlo Monti si uniscono anche i nostri. Ma vorremmo ricordare che proprio Carlo, attraverso la Sezione di appartenenza dovrebbe disporre perché il risultato della sua passione di ricercatore diventi bene di tutti, evitando che un giorno, che pensiamo per lui lontano, possa andare disperso o trascurato.