Cambiare il mondo si può

    0
    39

    Associazionismo, autocritica, dignità, memoria, onestà, rispetto, solidarietà, tolleranza, volontariato… sono solo alcuni vocaboli che, ugualmente importanti, mi vengono in mente quando sento parlare di valori alpini. 

    Ovviamente l’esempio è il miglior mezzo per veicolare e non far volare via queste parole. Mi prendo la libertà di scrivere queste poche righe poiché, come se non bastasse la famigerata crisi, non passa giorno senza che i mass media informino, giustamente, delle carenze della nostra società e della nostra classe dirigente, financo dell’uomo in sé. Gli esempi che ci ritroviamo di fronte sono spesso, ahimè, poco edificanti. Ho pensato che di questi tempi il rischio di cadere prigionieri dell’ineluttabile sconforto o, peggio ancora, dell’indifferenza è reale. È in questi momenti che non dobbiamo mollare! Sforziamoci, con le nostre vantaggiose diversità, di tenere per mano la tradizione, incamminandoci assieme sul sentiero del necessario cambiamento (a volte migliorare non è sufficiente). Raggiungere la cima della montagna è faticoso, ma l’aria pulita e fresca nonché i nuovi panorami valgono lo sforzo. Non disilludiamoci mai, la vetta che non c’è esiste invece per davvero! I nostri valori possono resistere se non dimentichiamo di affardellarli nello zaino e di condividerli lungo il percorso.

    Giuseppe Fadon, Gruppo di Moimacco, Sezione di Cividale del Friuli

    Scusate se cito quanto ho detto sull’Ortigara il 12 luglio scorso. Allineato col tuo sentire positivo, ricordavo quello che devono essere gli alpini, evitando sia di ridursi a custodi di cimiteri, ma anche di appiattirsi sull’indagine storica fine a se stessa, che è lavoro da esperti, soprattutto da colti. Cambiare il mondo si può e la nostra memoria è dare voce a chi ci ha preceduto per impegnarci tutti a fare del mondo uno scenario migliore.