Basterebbe chiedere aiuto agli alpini

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    Gentilissimo direttore, la ringrazio per la bella rivista che ci onora poter leggere. Sono un amico, simpatizzante degli Alpini e da vent’anni iscritto nella Protezione Civile ANA. Ho avuto la gioia di aiutare tante persone: dalla Versilia a L’Aquila, passando dall’Albania. Ora sono addolorato, particolarmente quando arrivano notizie di alluvioni, smottamenti o altre comunicazioni di disastri ambientali.

    Guardo la televisione e vedo tante persone che chiedono aiuto per ripulire le loro case piene di fango e mobili distrutti. Purtroppo non vedo più tanti volontari con le loro divise arancione o gialle, ma sporche di fango. La cosa ancora più triste, che ci sono tanti Alpini e simpatizzanti come me, in attesa della telefonata per poter partire, che purtroppo non arriva. Non conosco il motivo di questo immobilismo, se è dovuto alla Protezione Civile nazionale o altro. Perché non partiamo più come ai vecchi tempi? A noi non mancano attrezzature, come tende, cucine e servizi, in più abbiamo tanta, ripeto tanta volontà di aiutare chi ha bisogno di noi. Se il problema è economico basterebbe dire “Alpini aiutateci”: forse sto sognando ad occhi aperti?

    Tonino Marchesi – gruppo di Venegono Superiore (Varese)

    Risponde Giuseppe Bonaldi, Coordinatore Nazionale della P.C. ANA – Caro Tonino, innanzitutto grazie per ciò che hai fatto per l’Associazione. Purtroppo la tua voce non è la sola che evidenzia questa situazione di disagio. Nella mia esperienza, dapprima da volontario e ora con un ruolo diverso, non ho mai e ripeto mai conosciuto un modo così improprio, da parte degli enti istituzionali del territorio, di gestire un’emergenza. Non voglio attribuire ad altri il nostro celato immobilismo (siamo comunque intervenuti per più giorni con centinaia di volontari), sicuramente le inefficienze sono state macroscopiche. La Protezione Civile ANA si è sviluppata in organizzazione e professionalità e facciamo parte di un sistema (non quello degli “angeli del fango”) che rispetta le regole e le responsabilità della linea di comando. Evidenzio che la sensibilità alle tematiche della Protezione Civile è cresciuta in modo esponenziale e le organizzazioni sul territorio coinvolto sono le prime ad intervenire. Non temere, la Protezione Civile ANA è viva e sensibile alle tue considerazioni e ci adopereremo per colmare questo disagio.