Ci sono voluti più di sei anni di paziente lavoro (seimila ore in tutto), per ridare splendore alle fatiscenti scuderie di Palazzo Vascellari a Vittorio Veneto, in stato di profondo degrado, trasformandole in una bellissima nuova sede degli alpini. L’intervento di recupero è stato vissuto con grande entusiasmo, superando numerose difficoltà gestionali del cantiere e sostenuto dalla concreta solidarietà di molti.
Durante il suo emozionato intervento di saluto il capogruppo Mario Dalle Crode ha ripercorso le tappe dell’opera ed ha messo in risalto il fatto che la vita di cantiere ha positivamente inciso sulla disponibilità dei diversi associati, che hanno sentito il dovere di impegnarsi più a fondo. Dopo gli onori al monumento all’Alpino, si è formato il lungo corteo con in testa il sindaco di Vittorio Veneto Gianantonio Da Re, l’europarlamentare on. Giancarlo Scottà, già sindaco della Città alla data di avvio dei lavori, il consigliere nazionale Nino Geronazzo e il presidente sezionale Angelo Biz.
Raggiunta la nuova sede di Palazzo Vascellari, c’era ad attenderli il presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro per la cerimonia del taglio del nastro, che è stato affidato alla madrina del Gruppo, e ad Alberto Bianchi, figlio di Renato, attivissimo nei lavori, ma andato avanti senza vederne la conclusione. Nel suo intervento conclusivo il consigliere nazionale ANA Geronazzo, portando il saluto del presidente nazionale e del consiglio direttivo, e complimentandosi per la bellezza del restauro, ha esortato gli alpini del Gruppo a far vivere nella pienezza dello spirito alpino questa loro bella realtà.
Roldano De Biasi
Pubblicato sul numero di febbraio 2011 de L’Alpino.
