VICENZA Arsiero: una nuova sede, punto di riferimento della citt

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    Le nuove sedi di Gruppo sono un segno di vitalità della nostra Associazione, ancor più se nella realizzazione della baita alpina’ sono coinvolte anche le istituzioni e la stessa cittadinanza.

    È quindi un motivo di festa in più, come è avvenuto ad Arsiero dove, nella circostanza è stato anche festeggiato l’anniversario del 25 Aprile. Dopo una S. Messa, celebrata dal cappellano don Giovanni all’altare da campo allestito accanto al monumento dedicato ai 735 Caduti della Divisione partigiana Garemi, fra i quali molti alpini, il sindaco Tiziano Busato ha ricordato il significato della festa, che deve essere di tutti, all’insegna della riconciliazione nazionale, pur avendo il dovere di non dimenticare chi ha pagato con la vita la libertà di cui oggi godiamo .

    Dopo un applaudito intervento di Eva Buonarretto, alunna della scuola media e sindaco dei ragazzi, gli alpini hanno raggiunto la bella piazza del paese, per l’inaugurazione della nuova sede del gruppo guidato da Narciso Busato, in un edificio a fianco del caratteristico palazzo comunale, ristrutturato e messo a disposizione degli alpini e dell’Associazione pensionati del paese. Il presidente della Sezione di Vicenza, Giuseppe Galvanin, rifacendosi al 25 Aprile, ha parlato della prima Resistenza , fatta dai nostri soldati a Cefalonia e sul monte Marrone, ha ringraziato il sindaco Busato per la sua disponibilità e la vicinanza con gli alpini la cui sede diventerà punto di riferimento della comunità.

    Gli alpini di Arsiero questa bella sede se la meritano , ha risposto il sindaco che rifacendosi alla storia degli alpini e al loro sacrificio nella grande guerra e nella seconda, ha parlato di grande patrimonio da ricordare e onorare . Busato è un sindaco in prima linea nel rivitalizzare il paese, ma anche nel recuperare le sue tradizioni e la sua storia. A proposito, il vessillo della Sezione di Vicenza era portato da una giovane del paese, Denise De Rosso, caporale del 6º Alpini, nipote d’un Caduto di Russia, la Medaglia d’Argento al V.M. Armando Borgo. Una tradizione alpina che continua ha detto il sindaco Ne siamo orgogliosi: anche questo fa parte della storia del nostro paese .

    Pubblicato sul numero di luglio agosto 2009 de L’Alpino.