Una serata da incorniciare

    0
    83

    Splendida serata quella organizzata ad Arzignano: c’erano tutti gli ingredienti per trasformare un concerto di cori in un momento di comunità per la Val dell’Agno e del Chiampo. Innanzi tutto il luogo. L’azienda Marelli Motori, erede della mitica Pellizzari, che ogni anno mette a disposizione gli spazi dell’azienda per allestire palco e platea, mentre l’Associazione Arzignano Futura e i Crodaioli, con un robusto contributo della Protezione Civile e delle Forze dell’Ordine, si occupano dell’organizzazione.

     

    La magia delle cante del maestro Bepi De Marzi fa il resto. A rendere poi particolarmente significativa la serata c’è la seconda edizione del “Premio Mario Pagani”, assegnato quest’anno all’ANA per la realizzazione dell’Asilo di Rossosch (in Russia), in memoria della tragica ritirata. Già un’ora prima dell’inizio del concerto migliaia di persone occupano l’area riservata alla manifestazione e in prossimità del palco, ad accogliere gli ospiti, troviamo l’amministratore delegato della Marelli ing. Roberto Ditri, il presidente nazionale Sebastiano Favero, il capogruppo ANA di Arzignano Paolo Marchetti, il presidente della sezione di Vicenza Luciano Cherobin e il consigliere nazionale Antonio Munari. Il maestro De Marzi, come suo costume, intanto armeggia meticolosamente con tastiere e microfoni perché tutto sia in perfetto ordine. Un bel gruppetto di alpini intrattiene le autorità in attesa dell’entrata in scena dei tre cori: femminile “Plinius” di Adria, misto “Sondelaite” di Chiampo, e “I Crodaioli”.

    In apertura l’ing. Ditri rivolge un saluto agli ospiti, presenta “la forza” della sua azienda, oltre seicento dipendenti, e manifesta la sua soddisfazione per un 2013 che vede l’azienda con fatturato e occupazione in crescita. È visibilmente contento di ospitare un incontro così significativo e partecipato e, con un vero coup de thé?tre, estrae da un sacchetto il suo cappello alpino di ufficiale del Gemona e dà l’avvio alla manifestazione intonando l’inno nazionale. Milleseicento voci lo seguono e l’atmosfera si scalda. Il maestro De Marzi lentamente si avvicina ai suoi Crodaioli e con il fascino della poesia che gli è congeniale presenta due brani che evocano le suggestioni degli antichi mestieri, dei prodotti delle mani dell’uomo e il bisogno di conservare vive le radici profonde della nostra terra. Con un crescendo di partecipazione e di commozione si susseguono i cori. Toccante l’interpretazione di Nokinà da parte del “Plinius” che evoca la tragedia delle mamme sulla neve di Auschwitz.

    Dirette “in fila verso le camere a gas, accarezzano i loro bambini con una ninna nanna che diventa disperazione”. In un momento di pausa salgono sul palco l’amministratore delegato della Marelli, il presidente di Arzignano Futura, il capogruppo ANA di Arzignano, il presidente nazionale per la consegna del premio “Pagani” e lo scambio di omaggi. Un breve profilo in memoria del grande capogruppo e presidente dei Crodaioli, stimato notaio e personalità di grande spessore morale, viene tracciato dal figlio Roberto che ne sottolinea con sincerità le doti umane e alpine.

    Nel suo intervento, Sebastiano Favero, ricordando l’esperienza di Rossosch nel 1992-’93 (22 viaggi in Russia come progettista), evidenzia il significato di quella scuola come segno di fratellanza tra i popoli e ribadisce l’impegno dell’ANA di restare sulla scia della sua grande tradizione umana e solidale. In chiusura, a cori riuniti e con il coinvolgimento di tutta la platea, L’ultima notte degli alpini e Joska la rossa. Momenti ineguagliabili di grande suggestione e di genuina alpinità, che si accompagnano al bisogno di augurare a tutti noi e all’Italia un 2014 sotto il segno della dignità, della serietà e della fiducia. (v.b.)