Un tesoro di valori utile a tutti

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    Al teatro Verdi uno dei luoghi più simbolici di Trieste, il sindaco ha dato il benvenuto agli alpini nel corso del saluto ufficiale della città, nel 50º anniversario del definitivo ritorno all’Italia. Sul palco d’onore, a fianco del sindaco, c’erano il presidente Beppe Parazzini, il tenente generale Bruno Iob comandante le Truppe alpine, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy, il presidente della Provincia Fabio Scoccimarro, il presidente della sezione di Trieste Giampiero Chiapolino. In prima fila, in platea, il ministro per i Rapporti con il Parlamento o­n. Carlo Giovanardi, il prefetto Goffredo Sottile, il questore Natale Argirò, il comandante regionale dei carabinieri gen. Mario Basile, l’assessore Fabio Sluga, che è stato molto vicino alla sezione in questi due anni.

    La vostra forza d’animo, il vostro amore per la Patria e la vostra disponibilità rappresentano per noi e per i nostri giovani un vero esempio di vita ha esordito il sindaco Dipiazza la vostra storia che racconta ciò che siete divenuti e in quale modo avete percorso un itinerario di fatica, che vi ha portato ad ottenere e conservare un tesoro di valori, utile insegnamento per noi tutti. Una storia, la vostra, che parla di montagne, di Carso triestino, di atti eroici; di soldati portatori di pace, ma che a noi piace ricordare anche per l’impegno civile, di soccorso solerte e disinteressato a iniziare dalla tragedia del terremoto in Friuli, dove tanta parte aveste nel risollevare le sorti di migliaia di persone. Voi siete qui oggi in una Trieste che sta cambiando, che sta condividendo il passato per superarlo e per cercare quel futuro che veda tutti impegnati pur con le proprie diversità nel raggiungere un obiettivo comune. Siamo qui radunati per abbracciarvi dopo la resurrezione, come scriveva il vostro mensile in occasione dell’Adunata del 1955. Oggi speriamo che il vostro abbraccio sia ancora una volta un grande augurio per il futuro che attende la città. Grazie e benvenuti .

    Il presidente della Provincia Scoccimarro ha parlato del contributo di solidarietà in ogni circostanza dato dagli alpini che fanno sentire a tutti l’orgoglio di essere italiani . Il presidente della Regione, Illy, ha esaltato lo spirito di servizio delle penne nere. La divisa che portate è espressione di virtù indispensabili anche nella vita civile ha detto Illy La regione vi accoglie con gioia e guarda a voi per un futuro migliore .

    Il generale Iob ha ringraziato il sindaco e tutti i triestini per il calore con il quale gli alpini sono stati accolti, ed ha portato il saluto di tutti gli alpini in armi, in particolare di quelli che sono impegnati in missioni di pace. L’affetto e la stima che ci dimostrate ci fanno sentire orgogliosi di essere alpini ha detto il generale consapevoli che rappresentiamo una risorsa e un bene per il Paese . Ed ha concluso con un pensiero a tutti gli alpini che sono andati avanti . Parazzini ha ricordato come Trieste sia stata scelta per l’adunata unanimemente dal Consiglio direttivo nazionale, evento mai verificato finora , a dimostrazione di quanto fosse desiderata. Ha ringraziato le autorità, un ringraziamento non formale, per l’impegno che hanno avuto nel collaborare con Giampiero Chiapolino, presidente della sezione di Trieste, una delle più piccole numericamente, ma di grande storia, come dimostrano le sue Medaglie d’Oro, che noi o­noriamo .

    Parazzini ha detto che ci sono ancora tanti giovani che hanno rispetto per la Patria e l’orgoglio di servirla. E, nella sua conclusione, ricordando la scadenza del suo mandato, si è detto o­norato di aver rappresentato gli alpini in Italia e nel mondo . Quindi, salito sul palco, il ministro Giovanardi ha consegnato a Parazzini l’onorificenza di Grande Ufficiale concessagli dal presidente della Repubblica. La cerimonia è poi continuata con la consegna del premio Giornalista dell’anno 2003 a Simona Pacini, de Il Gazzettino, e dei contributi a tre enti assistenziali di Trieste, secondo una tradizione che intende manifestare anche tangibilmente la gratitudine degli alpini alla città che li ospita: 15.000 euro alla Casa Madre Caritas Diocesana, altri 15.000 euro alla fondazione piccolo rifugio Domus Lucis e 20.000 euro all’AGMEN Friuli Venezia Giulia o­nlus. A conclusione, c’è stata la premiazione degli studenti che si sono distinti nei lavori svolti sul tema degli alpini, con i quali i giovani hanno costanti contatti durante tutto il corso dell’anno scolastico