Un ponte per Herat entra nelle scuole

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    Con il progetto Un Ponte per Herat , promosso dal Comune di Cividale, la sezione ANA di Cividale ha voluto essere vicina agli alpini in missione e in particolare a quelli dell’8º reggimento impegnati in Afghanistan, per conoscere una terra lontana dai nostri costumi e per aiutare, con la concretezza tipica degli alpini, la popolazione afgana. Ultima delle numerose e variegate iniziative di questi anni è quella che ha coinvolto le scuole del territorio in modo da rendere bambini e ragazzi più consapevoli delle realtà diverse dalle nostre ed educarli allo spirito di solidarietà, altruismo, nonché alla multiculturalità e alla tolleranza. Il progetto scuole Educazione alla solidarietà e alla cooperazione internazionale , patrocinato dal Ministero degli Esteri e dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia, è il fulcro su cui si inseriscono una serie di eventi e di incontri con personalità del mondo della cultura, del giornalismo, dello spettacolo, dello sport.

    LA STORIA DI HAMID Hamid è un bambino afgano. A 10 anni scappa dal suo Paese e arriva 6 anni dopo a Cividale dove è ospitato dal Centro di formazione professionale per imparare a fare il muratore. La sua è una rocambolesca fuga dal Paese e un complicato viaggio per raggiungere l’Italia. Il padre di Hamid è un maestro, ma i talebani gli impediscono di insegnare, così Hamid non può né andare a scuola, né studiare a casa con il padre. A dieci anni decide di lasciare l’Afghanistan per raggiungere i fratelli maggiori in Iran, ma i talebani gli sequestrano i documenti. Senza identità scappa ancora e arriva a Teheran dove, solo qualche anno dopo, nel sud del Paese, ritrova i suoi fratelli. È senza documenti e viene arrestato dalla polizia, che minaccia di rimandarlo in Afghanistan. I fratelli pagano la cauzione e Hamid scappa verso l’Occidente per andare a Roma. Arriva a Istanbul, poi con un gommone in Grecia e da lì, nascosto in un camion, tra i pneumatici, si imbarca per Venezia. Ma quando scende dal camion è già in Francia; i gendarmi gli chiedono dove voglia andare: Roma è la risposta. Gli pagano il biglietto del treno ma a Bologna sbaglia la coincidenza e si ritrova in Austria. Viene riportato a Tarvisio e consegnato alla polizia di frontiera italiana: a Cividale del Friuli incontra altri coetanei del suo Paese che hanno vissuto analoghe esperienze.

    IL PROGETTO Il gruppo di lavoro del progetto è composto da 3 ragazzi afgani che frequentano la scuola professionale Civiform di Cividale, dai rappresentati dell’associazione @uxilia , che leggono le fiabe giuridiche spiegando con semplicità concetti complessi come la Costituzione e il diritto di cittadinanza, e da alcuni rappresentanti dell’8º Alpini, che già sono stati in Afghanistan. Questi incontri di mediazione culturale vengono introdotti e conclusi da un rappresentante dell’ANA (che in molti casi è il capogruppo) che da anni tiene i contatti con le insegnanti per l’organizzazione della festa del 4 Novembre, per il dono della bandiera alla scuola o più semplicemente per aver organizzato una gita in montagna. Tra i personaggi incontrati ricordiamo Roberto Piumini, scrittore e poeta per bambini, autore dei testi de Il Segno degli Alpini ; Toni Capuozzo, giornalista e vicedirettore del TG5, premiato nel 2006 come Giornalista dell’anno dall’ANA; Mauro Corona, artista, alpinista e scrittore friulano; l’attore Andrea Brugnera, il giornalista Rai Mario Corbellini, Giancarla Tiralongo cabarettista di Udine che ha esordito al laboratorio di Zelig e Antonio Lupatelli, in arte Tony Wolf, alpino del Cividale, che ha portato la sua arte fumettistica ai bambini delle scuole materne di Cividale.

    LE ALTRE INIZIATIVE DI UN PONTE PER HERAT Il 12 novembre si è svolto il primo dei tre incontri del ciclo i Racconti intorno al fuoco , una serie di interventi intorno al falò presso la sede sezionale nel parco del Natisone, che ha visto tra i protagonisti il gen. Villi Lenzini, lo storico Guido Aviani e il musicista Nicola Balesti. Il 20 novembre ha partecipato all’incontro il presidente nazionale Corrado Perona. È stato un incontro tra amici, che si ritrovano accomunati da una stessa passione, il medesimo calore sprigionato dallo scoppiettio delle fiamme luminose: l’entusiasmo di un presidente sempre più giovane che Perona ha potuto testimoniare, di fronte alle più importanti autorità locali, a numerosi sindaci e al ten. col. Enrico Baisero, comandante del distaccamento alla sede nazionale dell’8º Alpini. In occasione delle festività natalizie è stato organizzato anche il Buon Natale alpino , un concerto nella chiesa parrocchiale di Restena, la corsa podistica a scopo benefico Il segno degli alpini al termine della quale si è svolta la Tombola dei Campioni , con la partecipazione di numerosi personaggi dello sport.

    Pubblicato sul numero di febbraio 2011 de L’Alpino.