Un monumento ai Caduti dell’Esercito italiano

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    Un monumento ai Caduti dell’Esercito italiano, per non dimenticare. È stato inaugurato a Verona, al Centro polifunzionale logistico addestrativo “Capitano Manuel Fiorito” dal comandante delle Forze operative terrestri gen. C.A. Francesco Tarricone il 5 maggio scorso, nel quinto anniversario della morte dell’ufficiale del 2° reggimento Alpini, ucciso in Afghanistan in un agguato e decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare e Croce d’Oro riservata alle vittime di terrorismo.

     

    Nella stessa tragica circostanza perse la vita anche il maresciallo capo Luca Polsinelli del 9° reggimento Alpini. Alla cerimonia, hanno presenziato le più alte autorità locali scaligere, tra cui il sindaco Flavio Tosi, il vescovo mons. Zenti (che ha benedetto il monumento) il presidente della sezione ANA di Verona Ilario Peraro e i rappresentanti delle altre associazioni d’Arma.

    La struttura è composta da due ali in cemento: sull’ala sinistra sono riportati tutti gli eventi bellici dal 1848 al 1945 in cui i soldati italiani hanno perso la vita, mentre sull’ala destra sono elencati tutti quei Paesi in cui l’Esercito italiano ha avuto soldati Caduti nel corso delle missioni per la stabilità e la sicurezza internazionale dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi. Davanti alle due ali in cemento è posto un monolito in pietra giallo reale, del peso di circa 50 quintali, proveniente dalle cave dei monti Lessini e donato al COMFOTER da un alpino del gruppo San Rocco, della sezione ANA di Verona.

    Il monumento è completato da una stella a cinque punte, simbolo che univocamente unisce tutto il personale in armi, e da una lapide sulla quale è riportata la frase “Ovunque la Patria ha chiamato il suo Esercito in pace ed in guerra”. Il generale Tarricone nel suo intervento ha sottolineato l’importanza simbolica del monumento inaugurato, degno tributo per ricordare tutti coloro che hanno onorato il proprio giuramento alla Patria sino all’estremo sacrificio.