Facciamoli raccontare, i nostri reduci, e prendiamo nota affinché non venga tutto sepolto nell’oblio. I loro racconti precedono la ricostruzione degli storici, spesso prevenuti, spesso di parte. I reduci non modificano la realtà e quando parlano – vincendo la reticenza che li protegge dalla nostra curiosità su episodi che vorrebbero dimenticare – descrivono momenti vissuti sulla loro pelle e da coloro che non sono più tornati. Con questo spirito è stata celebrata la cerimonia a Volano, dopo la Messa per i Caduti officiata da don Cosma, in occasione della commemorazione di Nikolajewka.
Con il sindaco Francesco Mattè e il capogruppo Luciano Simoncelli, c’erano i reduci Riccardo Bianchin, Giuseppe Tornelli, Lino Gobbi e Guido Vettorazzo il quale, parlando anche per i suoi commilitoni, ha ripercorso la tragica odissea della ritirata. Al termine il sindaco ha reso onore ai reduci e ringraziato gli alpini del Gruppo per la disponibilità nel sociale, e per le perseveranza nella difesa dei valori che sono alla base della nostra civiltà. È seguita la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti, seguita dal “Silenzio” eseguito dal trombettista Franco Simoncelli.
