Trent'anni di vita, vicini alla gente

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    Fanfara alpina ossolana

    L’anno scorso la Fanfara alpina Ossolana ha festeggiato 30 anni di attività. Nata nella primavera del 1975, durante il suo percorso ha accompagnato la vita della sezione di Domodossola e dei gruppi della Valdossola. L'organizzazione dell'evento ha visto impegnati, con il supporto della Sezione, il consiglio con a capo il neo presidente della fanfara Carlo Lanti ed il Maestro Enzo Bacchetta.

    Non si sono semplicemente festeggiati i 30 anni dalla fondazione di un sodalizio; infatti la Fanfara alpina Ossolana si pone oggi come un importante testimone delle tradizioni di una terra e dei suoi alpini. Un significato che fortunatamente sembra essere riconosciuto e condiviso dalla gran parte dei valligiani. Nel corso del tempo, ad esempio, la collaborazione con il Coro Valdossola ha portato alla riscoperta ed all'arrangiamento per banda di motivi tradizionali che sono entrati a far parte del repertorio, accostandosi ai brani tipici di un insieme di estrazione militaresca.

    Proprio questa chiave può essere considerata il legame ideale fra gli alpini ossolani, la loro terra ed i loro conterranei. I festeggiamenti del trentesimo compleanno della fanfara hanno avuto anche momenti dedicati al ricordo: degli alpini andati avanti, come il compianto presidente Aldo Maggian scomparso l’anno prima, la deposizione di corone al monumento eretto in loro o­nore e la celebrazione di una S. Messa con la partecipazione dei vessilli sezionali di Domodossola, Omega ed Intra, i gagliardetti di tutti i gruppi della sezione di Domodossola, vessilli e Labari di varie Associazioni d'Arma, i gagliardetti di molte Bande Ossolane e moltissimi alpini.

    Durante la serata musicale, al Cinema Teatro Corso, canti e ricordi hanno fatto da filo conduttore. Questi temi si sono intrecciati alle esecuzioni di canti brillantemente proposti dal Coro ed i momenti discorsivi che hanno ripercorso le tappe e ricordato le persone di questi 30 anni di cammino. Cogliendo l'occasione di questa ricorrenza sono state premiate le anzianità di servizio: 10, 20, 30 anni. D'ora in poi quindi chi ha raggiunto questi traguardi si fregerà di una mostrina distintiva che ne distinguerà il tempo di appartenenza. La serata si è conclusa con un momento di solennità e tutti insieme sull'attenti si è cantato l'Inno di Mameli.