TORINO Vi: inaugurazione del sentiero dei Caduti dispersi

    0
    66

    Viù si è stretta attorno ai
    suoi alpini che hanno
    celebrato l’81º di costituzione
    e inaugurato il ‘sentiero
    dei Caduti senza Croce’
    che da Torino sale alla
    chiesetta degli alpini, dedicato
    alla memoria di tutti i
    militari italiani dispersi in
    guerra (in Piemonte e Valle
    D’Aosta sono ben 154.300).
    L'amministrazione comunale
    ha patrocinato l’iniziativa,
    la tenacia e la volontà
    del locale gruppo alpini ha
    fatto il resto.

    Con oltre
    1170 ore di lavoro è stata
    risistemata completamente
    la vecchia mulattiera, rifacendo
    i 300 metri quadrati
    di pavimentazione e
    le canaline di scolo delle
    acque piovane.
    All'inizio del sentiero, pavimentato
    a gradoni con pietra
    a vista, è stato eretto
    un cippo che commemora
    tutti i Caduti dispersi, un
    masso con una targa, completato
    da una statua bronzea
    realizzata dello scultore
    e socio Garbolino Ru.

    All'inaugurazione hanno
    presenziato il sindaco Carlo
    Gabriele, il presidente
    della sezione ANA di Torino
    Giorgio Chiosso, il presidente
    per il Piemonte e la
    Val d'Aosta dell'Opera nazionale
    per i ‘Caduti senza
    croce’, capitano Silvio Selvatici
    ed una consistente
    rappresentanza di altre associazioni
    d'arma. Erano
    altresì presenti, oltre al
    Gonfalone del comune, i
    vessilli delle sezioni di Torino
    e di Asti, 38 gagliardetti
    alpini e i rappresentanti
    delle associazioni locali.
    La manifestazione ha avuto
    inizio con il classico taglio
    del nastro da parte del
    sindaco Gabriele e lo scoprimento
    del cippo da parte
    del presidente Selvatici.

    Alla chiesetta degli alpini
    si è svolta la cerimonia di
    commemorazione e lo scoprimento
    della targa da
    parte del capogruppo di
    Viù, Mauro Teghillo, che ha
    ricordato tutti i Caduti con
    una poesia in piemontese
    del poeta alpino Nino Costa
    ‘La Madòna dij Solda’.
    Quindi il presidente per i
    ‘Caduti senza croce’ nel
    suo intervento ha letto i
    nomi dei 19 dispersi, i cui

    familiari avevano comunicato
    i nominativi per le ricerche
    agli alpini del gruppo
    di Viù.
    La cerimonia è stata toccante
    anche per la lettura
    di due lettere: una scritta
    da una moglie al marito
    marinaio, scomparso tra i
    flutti, l’altra scritta alla sorella
    da un artigliere della
    divisione ‘Sforzesca’, disperso
    sul fronte russo.