Sulle orme di due Caduti (negli USA)

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    Prossimamente mi recherò presso Fort Lawton, una ex installazione militare USA presso Seattle (Washington), per rendere omaggio alla tomba del soldato Guglielmo Olivotto di Nervesa della Battaglia (Treviso), deceduto in prigionia il 15 agosto 1944.

    Nella notte del 15 agosto, truppe di colore USA, per svariati motivi presero d’assalto le baracche dei soldati italiani, con il risultato di causare 50 feriti (molti dei quali seri) e un morto, il soldato Olivotto, che venne trascinato via dalla sua baracca, letteralmente linciato e trovato il giorno dopo impiccato ad una fune del percorso di guerra di Fort Lawton. Il soldato Olivotto riposa dal 1944 a Fort Lawton, unico italiano, nel cimitero militare, lontanissimo dal suo Veneto.

    Come alpino porterò il saluto dell’Italia, degli alpini di New York assicurandomi che vi sia un Tricolore e dei fiori. Ripercorrerò prossimamente anche le orme di un altro prigioniero, il guardiamarina Luigi Montalbetti di Varese, prigioniero di guerra in Texas, evaso dal campo di Hereford (Texas) nel settembre 1944, il quale a piedi ed in autostop raggiunse la frontiera con il Messico dove venne ripreso.

    Tramite i suoi appunti ho ricostruito il percorso dell’evasione, ed individuato un’azienda agricola a Milnesand (New Mexico), dove lavorò per alcune settimane spacciandosi per marinaio francese. Sono riuscito a contattare la Lovejoy Ranch e chi allora bambino fu testimone del tutto, e a 70 anni di distanza ho rivelato loro l’identità del marinaio francese. La famiglia Lovejoy mi ha pregato di visitarli, in quanto hanno un ricordo piacevole ed unico dell’accaduto e porterò i saluti degli alpini di New York.

    Giuseppe Clemente – Oklaoma (USA)

    Grazie, caro Clemente. Chi onora i morti è, nei fatti, un grande amante e cantore della vita. Ti ringrazio per quanto fai. Sulla tomba di Olivotto porta un fiore anche a nome nostro e poi facci sapere com’è andata coi Lovejoy.