Sfogliando i nostri giornali

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    La nostra stampa

    • GRAZIE ALPINI Voi siete una risorsa insostituibile pe la nostra società e per la nostra comunità locale, siete uomini veri con la vocazione, oggi sempre più rara, della vera solidarietà basata sull’amicizia e sulla fiducia. Non dimentichiamo mai chi soffre e ha bisogno di aiuto e di conforto perché donare vuol dire amare. Ho scritto una letterina a Gesù bambino anche a nome vostro, chiedendo di intercedere per la nuova sede. Speriamo che sia la volta buona . (Da La voce dell’alpino calolziese gr. di Calolziocorte Sez. Bergamo)
    • I SOCI AGGREGATI … Per concludere, cari soci, desidero accennare anche ad un altro pensiero che mi assilla e cioè quella nuova regolamentazione associativa per i soci aggregati (già amici degli alpini) e cioè, non tanto per il profilo associativo di questi nostri amici e collaboratori, ma bensì quello del loro numero rispetto a quello dei soci alpini. E questo non tanto al livello delle Sezioni ma al livello dei Gruppi! Questo numero poi è destinato ad incrementarsi nel futuro! Ora, con il beneficio d’inventario, non mi risulta che, tra quanto è stato detto e scritto su questo argomento, questo aspetto sia mai stato evidenziato, è rimasto tabù!… . (Da Vita di Gruppo, gr. di Milano Crescenzago Sez. Milano)
    • BRIANÇON, RADUNO DEL 1º RGPT. Nell’inusuale sito fuori dai confini, si è svolto quest’anno il raduno del primo raggruppamento che comprende 14 sezioni della Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta. È stato sufficiente leggere i giornali francesi di quel giorno e del giorno dopo per capire quanto successo ha avuto questa manifestazione. I cugini d’Oltralpe non avevano mai visto niente di simile e sono rimasti sbalorditi dall’imponenza della sfilata e dallo spirito di Corpo di noi alpini. Naturalmente il nostro gruppo era presente con il nucleo di Protezione civile al gran completo ed un buon numero di soci che hanno poi pranzato tutti quanti insieme nelle vicinanze del Colle della Scala prima del rientro in sede . (Da Sôta al Castel gr. di Rivoli Sez. di Torino)
    • GEMONA: ALPINI E CASERME 1909 2009. Un filo lungo cento anni lega Gemona, l’8º Reggimento Alpini ed in particolare il battaglione che porta il nome della città. Esso era il più antico tra tutti quelli che componevano l’8º Reggimento e fu costituito nel nostro Paese il 10 luglio 1887. Le prime tracce di quello speciale rapporto che unisce Gemona e le penne nere si possono far risalire al 9 settembre 1883, in occasione di una festa militare. Le cronache dell’epoca raccontano che era Bello vedere sfilare cappelli bianchi alpini… e le quattro fanfare dei Battaglioni Val d’Orco, Val d’Aosta, Val Tagliamento e Cadore . Costituito il Battaglione Gemona si pose il problema di dove alloggiare i soldati. Come in buona parte d’Italia, erano rare le caserme costruite espressamente per alloggiare i militari: molto spesso venivano attrezzati a tali scopi ex monasteri e conventi. Nelle vicinanze della Stazione, come narra Tito Cancian in Un Saluto da Gemona , esisteva un albergo di proprietà della famiglia Pecol … che cedettero, con il grande cortile e le scuderie ai militari perchè ne facessero una caserma per gli alpini… . (Da Gemona Alpina Sez. di Gemona del Friuli)
    • IL FUTURO ASSOCIATIVO … appare comunque chiaro che occorre per usare termini eufemistici un serio riordino di quei soci non alpini iscritti all’Associazione a partire dalla denominazione ed arrivando fino a caratteri distintivi seri per una collaborazione sempre più stretta per quelli più meritevoli. Inoltre il presidente Perona ha ribadito che una problematica molto in là nel tempo relativa alla sopravvivenza dell’ANA, non può nè deve essere risolta dall’ammissione paritaria ed a pieno titolo dei soci non alpini… . (Da L’Alpino Modenese Sez. di Modena)
    • ALPINI IERI E OGGI Il gruppo di Sevegliano già da alcuni anni ospita nella sua sede la serata culturale primaverile della sezione come è stato lo scorso 27 marzo, per quella dal tema Alpini ieri e oggi . In essa si è collegato il passato al presente mostrando la continuità dell’impegno e del sacrificio che è caratteristica del mondo alpino. Introdotto dal vice presidente Stefano Perini ha parlato dapprima Arnaldo Chierici classe 1921 bolognese sottotenente reduce di Russia che con precisione ed equilibrio ha riportato i suoi ricordi del fronte russo e della ritirata fino a Nikolajewka ed oltre. Poi si è passati al presente con la relazione del maresciallo Scaini dell’8º reggimento che, illustrando con immagini il suo racconto ha parlato della presenza degli alpini nelle operazioni di pace attualmente in corso, ripercorrendo inoltre tutte le missioni in cui, dal Libano 1979, sono state coinvolte le Forze Armate italiane. (Da La plume, Sez. Palmanova)
    • IL CORO ANA MILANO IN AUSTRALIA Il coro ANA dell’Associazione Nazionale alpini di Milano è stato in Australia. L’isola che non c’è esiste ed è proprio lì. Lì sembrava impossibile che il tempo potesse passare, lì si era come in un non luogo che, oggi fra noi, non si riesce a nominare. Scriverne è difficile, ma se non lo facciamo poi il ricordo svanirebbe e con esso il sapore dei momenti, quelle sensazioni, quei colori che le foto non riescono a portare a casa… . (Da Veci e Bocia Sez. di Milano)

    Pubblicato sul numero di luglio agosto 2009 de L’Alpino.