Sfogliando i nostri giornali – aprile 2013

    0
    35

    La nostra stampa.

    Penna Nera – gr. Seregno – Sez. Monza: GIORNO DELLA MEMORIA

    “Domenica 27 gennaio, ‘Giorno della memoria’, una nostra rappresentanza con gagliardetto è presente alla cerimonia organizzata dall’Amministrazione comunale per ricordare non solo l’olocausto, ma tutte le sue possibili forme, anche attualmente in agguato nei vari scacchieri mondiali. Presso la vecchia Aula Consiliare del Comune alcuni momenti sono stati dedicati alla presentazione del libro ‘Dalla Brianza ai Lager del Terzo Reich’ da parte dell’autore Pietro Arienti e dalla testimonianza di Carlo Perego, figlio del deportato seregnese Leonida. Il volume è un meticoloso viaggio storicodocumentale attraverso il quale emerge il tributo di sangue e di dolore che pure il nostro territorio ha pagato in epoca nazi-fascista ed è frutto di approfondite e pazienti ricerche archivistiche. La piena conoscenza del nostro passato e delle inenarrabili barbarie di cui l’uomo si è purtroppo macchiato è forse l’unico e più efficace argine di contenimento contro il ripetersi di simili tragedie”.

    La Casera – gr. Polcenigo – Sez. Pordenone: GLI ALPINI E LE SCUOLE

    “Purtroppo nonostante il nostro continuo impegno nel sociale vediamo che l’amministrazione comunale (attualmente gestita da un commissario prefettizio) non tiene minimamente conto della presenza alpina sul territorio e mette così in forse con molti punti di domanda la nostra disponibilità per il futuro. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, a parte il dissesto delle strade montane, è stata la richiesta di 145,20 euro per l’assegnazione della legna in montagna (legna da prelevare nel bosco e non ancora tagliata). In quasi trenta anni di utilizzo della casera di Busa Bernart, nonostante tutti gli interventi migliorativi fatti a nostre spese, non abbiamo mai avuto una richiesta di simile insensibilità ed ingratitudine. Naturalmente non è nelle nostre intenzioni pagare; piuttosto faremo a meno di effettuare il taglio però, qualora rimanga effettivo questo inutile balzello, data l’esiguità dell’importo, potrebbe decadere la nostra disponibilità verso quanto ci verrà richiesto dal comune. Comunque prima di trarre delle conclusioni affrettate è meglio attendere l’insediamento della nuova giunta ad aprile e conformarsi eventualmente ai suoi orientamenti.

    Lo scarpone valsusino – Sez. Val Susa: FANFARA: IERI, OGGI, DOMANI

    “Esiste una forma per fare cultura e, al tempo stesso, per stare insieme, divertirsi e divertire: è la banda musicale e, nel nostro caso, la Fanfara ANA Val Susa. Una espressione delle tradizioni della nostra gente che, oltre ad essere un’occasione culturale, rappresenta certamente un motivo importante per rinsaldare il filo che lega insieme, soprattutto per il popolo alpino, il passato, il presente, il vivere quotidiano della memoria: le radici delle tradizioni. Un sincero augurio alle nuove generazioni di proseguire con serietà nell’impegno di questa lusinghiera tradizione, in modo da poter mantenere viva e vegeta per tanti anni ancora la musica bandistica, pur sapendo che tutto ciò potrà costare anche dei grossi sacrifici, ma vale la pena ricordare che la nostra azione può valere per noi, ma alla fine si rifletterà su tutti”.

    Bala bianca… mai stanca – Sez. Ceva: IN AIUTO AI TERREMOTATI A FINALE EMILIA

    Nei giorni subito dopo il Ferragosto la squadra di volontari della Protezione Civile è stata impegnata a Finale Emilia in aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto. Nella settimana trascorsa nel Campo 2 il lavoro non è mai mancato. Un piccolo aneddoto che ci è capitato: una sera, mentre rientravamo all’attendamento siamo stati invitati da una famiglia a prendere il caffè e come capita, oltre il caffè anche un bicchierino e dei dolci fatti in casa. Prima di andarcene li abbiamo ringraziati per l’ospitalità, ma loro ci hanno risposto: “Il ringraziamento lo dobbiamo noi a voi che siete venuti a lavorare per noi”.

    Naia Scarpona – Sez. di Padova: VILLAFRANCA PADOVANA: RISANAMENTO CAPPELLINA

    “Il nostro Gruppo ha deciso di farsi carico dell’onere per una decente e dignitosa sistemazione dell’edificio, dopo avere comunicato le intenzioni alle parti interessate: Parrocchia e Comune. Alcuni alpini e soci aggregati hanno quindi effettuato un intervento radicale di risanamento. I lavori svolti per una decina di giorni sono stati terminati in tempo per le festività di inizio novembre. Poiché davanti alla Cappellina i sacerdoti, durante le ricorrenze dei Santi e dei defunti, hanno svolto le funzioni di rito, la comunità compartecipe ha saputo apprezzare come l’intervento risanatore abbia cambiato radicalmente l’aspetto del piccolo edificio, rendendo allo stesso la giusta dignità”.