Rispetto per la diversità

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    Egregio direttore, non so se lei sia o meno appassionato di calcio, ciononostante non credo le sia sfuggita la polemica scatenata dalle esternazioni – probabilmente schiette – anche se obiettivamente piuttosto rozze: cosa che peraltro non può sorprendere, dato il personaggio che le ha espresse, di Antonio Cassano in merito all’ipotetica presenza di calciatori omosessuali nella nazionale.

    Ricordo con amarezza le penose e del tutto fuori luogo polemiche in occasione dei funerali di Lucio Dalla: alcuni esponenti del mondo gay militante non perdonavano al cantante di non aver mai rivelato pubblicamente la sua omosessualità (peraltro comunque di pubblico dominio). Il punto che mi interessa è proprio questo: l’amministrazione Obama, se non erro, ha tolto dalle forze armate statunitensi il principio “don’t ask, don’t tell” fino ad allora in vigore.

    In pratica, al momento dell’arruolamento, non venivano richieste al candidato le proprie inclinazioni sessuali, purché quest’ultimo, se omosessuale, non lo rivelasse, nel qual caso la domanda di arruolamento veniva respinta. Ora mi pare che chi vuole entrare nelle forze armate americane debba, se omosessuale, dichiararlo, senza che ciò comporti alcuna discriminazione nei suoi confronti. Volevo sapere quale atteggiamento adottano le forze armate italiane nei confronti della questione: fermo restando che nessuno deve essere discriminato o maltrattato per nessuna ragione, compresa l’omosessualità, ritengo tuttavia che rivelare il proprio orientamento sessuale sia una scelta che rientra nella sfera del libero arbitrio di ogni individuo.

    Un omosessuale, secondo me, è libero di decidere di mantenere segreta la propria omosessualità, oppure di rivelarla al mondo, purché, sia in un caso come nell’altro, la sua decisione sia frutto di una scelta libera, meditata e non influenzata. Capisco perfettamente quegli omosessuali che non intendono rendere pubblica la loro inclinazione sessuale: benchè la nostra società abbia fatto numerosi passi avanti nell’accettazione del diverso, esistono ancora ambienti (quale, ad esempio, quello militare) dove magari la resistenza nei confronti di certe questioni è più forte.

    Capisco che i movimenti gay, per raggiungere i loro obiettivi, cerchino la visibilità; però l’intimità dell’individuo non può essere violata, e non sta scritto da nessuna parte che ogni essere umano debba farsi per forza alfiere di questa o quella causa, per quanto nobile o giusta essa sia. Finchè non costituisce reato, ognuno è libero di vivere come crede, e ciò significa anche che è libero di dichiarare o meno ciò che è, alla faccia dei Cecchi Paone e degli onorevoli Grillini di turno.

    Marco Zacchello

    Pubblico volentieri questo scritto, che ha il coraggio di portare sul banco un tema scottante e di attualità. Ho seguito le polemiche scaturite dalle dichiarazioni del calciatore Cassano, il quale mi sembra si sia prestato con una certa ingenuità ed anche banalità ad un gioco più grande di lui. Nel merito della questione ho alcune mie idee che ho esposto anche in tanti programmi televisivi.

    La prima è che gli omosessuali, prima di essere qualificati come tali, sono delle persone per le quali bisogna avere un profondo rispetto. Chi qualche volta ha avuto modo di sentire le loro confidenze, sa quanta sofferenza si portano dentro, a causa di una situazione che non hanno né scelto, né cercato. Mi dà poi fastidio che vengano catalogati come diversi. Non dimentichiamo che la diversità la decide sempre la maggioranza, la quale, se non è tollerante, si trasforma facilmente in dittatura delle opinioni, della serie il più forte comanda e decide. Penso anche che l’orientamento sessuale non vada strumentalizzato per fini politici o di propaganda.

    Questo vale anche per i movimenti gay, tentati spesso di far bandiera della propria identità. I gusti sessuali appartengono alla sfera più intima di una persona e nessuno è tenuto a mettere in piazza la propria intimità e nessuno è autorizzato a imporla agli altri, con atteggiamenti provocatori e di dubbio gusto. Etero od omo che sia. L’unica cosa che è richiesta, agli etero come agli omosessuali, è vivere relazioni di rispetto reciproco, offrendo stima e collaborazione. Il di più rischia solo d’essere una forzatura strumentale.