Ricordi di naja

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    Ho svolto il servizio militare nel 5º Alpini, brigata Orobica, a Merano. Ogni venerdì marcia sui monti circostanti: armi, giberne, zaini e altri residuati dell’esercito americano. Molti alpini di lingua tedesca ogni qualvolta incrociavano un crocifisso si facevano il segno di croce, senza essere derisi. Congedato, ne ho posto uno nei pressi della mia abitazione e quando passo davanti faccio il segno della croce, pensando con nostalgia ai miei vent’anni. Da allora ne sono trascorsi cinquanta.

    Bruno Gioia Rivamonte Agordino (BL)

    I ricordi della naja, come le piccole cose in disuso che finiscono in soffitta, col tempo accrescono il loro valore affettivo. Possono sembrare insignificanti eppure costituiscono momenti significativi di un capitolo della vita che di tanto in tanto amiamo andare a rispolverare, per cercare qualche traccia della nostra gioventù.