Raggruppamenti I presidenti del 1 a Parigi

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    Si è tenuta nella sala della Missione cattolica italiana di Parigi la riunione annuale dei presidenti del 1º raggruppamento. Molte le questioni all’ordine del giorno, in particolare sulla scelta dei candidati alla sostituzione dei consiglieri nazionali in scadenza e la sede della prossima riunione di Raggruppamento.

    Come contorno, non poteva mancare una visita della città, attraverso un percorso che ha toccato i luoghi più caratteristici e storici. Un intermezzo molto apprezzato dai partecipanti e dagli accompagnatori. Malgrado lo scarso tempo a disposizione, è stato un interessante e piacevole tour de force . Il punto culminante si è avuto la sera della domenica, alla suggestiva cerimonia dell’accensione della fiamma all’Arco di Trionfo, imponente monumento dove è sepolto un milite ignoto che ricorda tutti i Caduti nell’adempimento del dovere.

    Una corona di fiori è stata deposta dal presidente nazionale Corrado Perona, accompagnato dal presidente della sezione di Francia Renato Zuliani e dal referente del 1º raggruppamento Gian Luigi Ravera. Erano presenti, fra gli altri, il console generale, on. Maestripieri, l’addetto militare all’ambasciata italiana di Parigi capitano di vascello Bisconti, il presidente degli anziani combattenti italiani in Francia, cav. Donato Tenaglia.

    Facevano cornice un centinaio di bandiere e gagliardetti, nonché numerose persone italiani residenti e parigini che erano state invitate per lettera e via radio dalla sezione Francia e dallo stesso presidente Perona che aveva lanciato un appello la mattina, nel corso di un’intervista alla radio italiana di Parigi durante la quale si è soffermato sul recente intervento dei nostri volontari in Abruzzo e sulla presenza degli alpini nei vari Paesi europei.

    Il generale Cuche, presidente dell’associazione della Fiamma all’Arco di Trionfo, ha ringraziato tutti gli alpini cari amici che ho avuto l’occasione di comandare in Kosovo . Le parole pronunciate alla fine della cerimonia dalle autorità sono state tutte improntate alla reciproca stima e all’amicizia fra i due popoli. Gli alpini, è stato sottolineato, hanno un posto molto particolare nel cuore dei cittadini francesi.

    Renato Zuliani

    Pubblicato sul numero di marzo 2010 de L’Alpino.