Quel posto letto negato

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    Sotto il cappello c’è sempre un fratello. È questo lo spirito che mi predispone all’amicizia e alla disponibilità verso chiunque io incontri, ai raduni alpini. Quando questa disponibilità viene a mancare, soprattutto da parte di chi svolge un servizio nel corso di una manifestazione, mi amareggia non poco. Veniamo ai fatti. Un alpino ottantasettenne frequentatore del raduno in Adamello si è rivolto all’alloggio collettivo allestito presso la scuola di Ponte di Legno per avere un posto branda. Un incaricato un po’ troppo zelante e rigido nelle consegne gli ha negato l’accesso perché non aveva il pass. Il giorno dopo sono venuto a conoscenza che parecchi posti branda erano rimasti vuoti. Per fortuna il nostro vecio ha incontrato degli alpini per i quali il darsi da fare per trovare una soluzione è una regola, soprattutto quando si tratta di aggiungere un posto a tavola (e per dormire).

    Silvano Baesso – Gruppo di Casnate con Bernate (Como)

    Lo zelo e il buon senso non sempre coincidono. Anche nella nostra famiglia alpina c’è una categoria che ho sempre temuto: quella degli zelanti o volonterosi. Diventano delle grandi risorse solo se sono svegli. Altrimenti qualche guaio lo creano.