PALMANOVA Sevegliano Privano festeggia il 50 inaugurando la nuova sede

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    Non è un caso che come ha sottolineato durante la cerimonia il presidente nazionale Beppe Parazzini nel momento in cui assistiamo alla falcidia dei nostri reparti in armi, gli alpini in congedo continuano a costruire nuove sedi: sono la culla dei valori che gli alpini intendono difendere e tramandare e che un tempo venivano appresi durante il servizio di leva.
    L’amarezza per la diminuzione dei reparti alpini non ha tuttavia condizionato la festa per l’inaugurazione della nuova baita degli alpini del gruppo Sevegliano Privano, avvenuta nel 50º di costituzione e nel 30º della titolazione della Via degli Alpini .
    È stata una festa iniziata venerdì sera con un concerto tenuto nella palestra comunale dai cori ANA di Lauzacco, Codroipo e della brigata alpina Julia.
    Il giorno successivo, ammassamento e sfilata aperta dalla fanfara della sezione seguita dal Gonfalone del Comune, dal vessillo di Palmanova e dal gagliardetto del gruppo, scortati dal presidente Beppe Parazzini, dal sindaco Bertossi, dal presidente sezionale Luigi Ronutti e dal capogruppo Luigino Menossi. Seguono i consiglieri nazionali Innocenti e Soravito de Franceschi, i vessilli con i presidenti delle sezioni del Friuli Venezia Giulia, di Milano e di Piacenza, i generali Gavazza, Santini, Forgiarini, Del Piero e Parisotto, il col. Dentesano per la brigata Julia, i comandanti dei carabinieri, della Guardia di Finanza del distretto di polizia. La Regione era rappresentata dall’assessore Romano Vernier e la Provincia di Udine dall’assessore Cargnelutti. E poi tantissimi gagliardetti e centinaia di alpini.
    Il momento più solenne è stato quello dell’alzabandiera, seguita dalla celebrazione di una S. Messa a suffragio dei Caduti. E poi il momento più atteso: il taglio del nastro che ha ufficialmente inaugurato la nuova casa degli alpini, una gran bella sede, come ha rilevato il presidente Parazzini nel suo discorso. L’onore di tagliare il nastro è stato riservato a un reduce di Grecia, Italo Florio: per non dimenticare.