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Esattamente quarant'anni fa, nell'inverno del 1967, alcuni alpini emigrati al termine della guerra frequentavano il Club Fogolar Furlan di Windsor (Ontario, Canada). Spesso si ritrovavano attorno ad un tavolo a raccontare di quando servirono la Patria con il cappello alpino in testa. C'erano Elio Nadalin, Aldo Lot, Beniamino D'Agnolo, Antonio Meret e Silvano Scodeller. Ai loro incontri partecipava sempre Renato Bassi, friulano di Udine, ex ufficiale dell'Aeronautica che, entusiasta degli alpini, non esitava ad incitare i colleghi a raccontare le loro esperienze.
Sfogliare la nostra stampa alpina è come fare una continua scoperta. Non c'è strumento più idoneo per tastare il polso della nostra Associazione, perché in questo variopinto caleidoscopio, nel mosaico di tante tessere diverse eppure così armoniche con il tutto, si riconoscono gli stessi, comuni valori.
Il 6 febbraio scorso il brig.gen. Jaime Coll Benejam, Segretario Generale della Federazione Internazionale Soldati da Montagna, ha lasciato il comando della Brigada de Cazadores de Montaña ARAGON I, transitando nella riserva attiva.
Gli alpini in missione in Afghanistan hanno concorso a ricostruire un ponte pedonale lungo oltre 70 metri che attraversa il fiume Kabul, a pochi chilometri ad est della città.