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L’ANA collaborerà nelle attività di custodia e manutenzione ordinaria dei sacrari e cimiteri militari. Un accordo in questo senso è stato firmato a Roma fra il Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra, generale C.A. dei Carabinieri Vittorio Barbato ed il nostro presidente nazionale Corrado Perona. Alla firma era presente anche il vice presidente nazionale vicario Sebastiano Favero e l’assessore all’Istruzione alla Formazione e al Lavoro della Regione Veneto Elena Donazzan. L’accordo impegna l’Associazione a fornire la propria collaborazione gratuita per integrare, ove necessario, i servizi di custodia, pulizia e manutenzione ordinaria dei sepolcri che verranno concordemente individuati di volta in volta.
L’Adunata è stata aperta ufficialmente venerdì mattina, con l’alzabandiera in piazza Mazzini. Alle 9 c’era un quadrato di vessilli, gagliardetti e una compagnia del 2° reggimento alpino Trasmissioni davanti al palco con tre pennoni: per la bandiera italiana, quella dell’Europa e di Bolzano. In prima fila le massime autorità, con il sindaco, il prefetto, il questore, il vice presidente della Provincia Tommasini. Il segretario generale dell’Associazione, gen. Silverio Vecchio - accolto da un caloroso applauso che ha fatto comprendere con quanta partecipazione fosse atteso quel primo momento dell’Adunata - ha dato il benvenuto alle centinaia di alpini e bolzanini che gremivano la piazza.
Diego Benedetti, aiutante di sanità a Malles Venosta, caserma Wackernell, Merano, 109ª cp. Tirano, è deceduto il 27 gennaio 1985. Chiedo un vostro aiuto, se possibile. Sono passati tanti anni ed ancora non sapendo una giusta verità, non riesco a rassegnarmi. Forse con il vostro giornale che entra in tutte le case degli alpini potrò vedere qualcosa di scritto nei confronti di mio figlio Diego (di certo non potranno averlo tanto facilmente dimenticato).
Il momento più emozionante di un’Adunata è l’alzabandiera che apre ufficialmente la manifestazione. È percepibile ovunque l’orgoglio di appartenenza, la tensione emotiva e la preoccupazione che tutto possa svolgersi senza inconvenienti. Vedere i simboli dell’Europa, dell’Italia e della città di Bolzano che giocano con le bizzarrie del vento non lascia indifferenti. Passato e presente s’intrecciano in quello scorrere del tempo che relativizza anche i pregiudizi più tenaci a morire. “I nostri simboli - dirà qualche ora dopo il sindaco Luigi Spagnolli - si amano, quelli degli altri si rispettano”.
Il Soggiorno alpino di Costalovara, ristrutturato e rinnovato è aperto dal 1° giugno. Nei giorni dell’Adunata ha ospitato, con successo e grande soddisfazione gli ospiti militari dell’IFMS, la Federazione internazionale dei soldati di montagna, che ne sono rimasti entusiasti per l’accoglienza e la bellezza del territorio.
Domenica 15 luglio nascerà l’«Oasi Mario Rigoni Stern» al Pian dell’Azaria, nel parco del Gran Paradiso, dedicata allo scrittore di Asiago che nella primavera del ’40 trascorse un periodo di addestramento in alta Val Soana con gli alpini del btg. Vestone. Il profilo dello scrittore scavato nella roccia (opera di Gianfranco Schialvino) e una panchina dove gli escursionisti potranno sedersi e sfogliare i libri del «Sergente nella neve » ricorderanno quel periodo della vita che Rigoni Stern non dimenticherà mai più.
La mattina del 4 maggio, sui grandi spazi dell’Ippodromo Militare “Giannattasio” di Roma sono schierati alcuni mezzi militari di ultima generazione e due compagnie di cavalleggeri tengono in attività i loro destrieri con piccolo trotto, cariche a spada sguainata, passo lento.
“Il modello italiano è da imitare e sarà di esempio per gli altri comandi regionali ISAF (International Security Assistance Force) in territorio afgano”: con queste parole il comandante delle forze multinazionali in Afghanistan, lo statunitense generale John R. Allen, si è congedato dal generale Luigi Chiapperini, comandante la brigata bersaglieri Garibaldi, al termine della visita a “Camp Arena” la base che ospita il Comando Regionale Ovest a guida italiana.
Era uno spettacolo molto atteso, quello del passaggio della Bandiera di guerra del 6° Alpini per le vie della città, appuntamento suggestivo dell’Adunata, secondo solo alla grande sfilata della domenica per partecipazione della gente e spettacolarità. L’Adunata è un insieme di momenti racchiusi nello spirito alpino: l’alzabandiera del venerdì mattina, l’arrivo della bandiera di uno dei reggimenti, la sera; la resa degli onori ai Caduti, l’incontro con gli alpini che vivono lontani dall’Italia… e via via fino alla sfilata e all’ammainabandiera che chiude questo grande incontro. La bandiera del 6° Alpini è uscita dal palazzo Alti Comandi di piazza Diaz preceduta della fanfara della brigata alpina Taurinense, scortata da una compagnia del 6° e una compagnia mista del 2° Trasmissioni e del 24° di manovra di Merano.
Leggendo il nostro giornale di aprile ho notato con molto piacere che ai vertici delle Forze Armate ci sono tre generali alpini: Biagio Abrate, Claudio Graziano e Giorgio Cornacchione.
Grazie per l’organizzazione, per l’accoglienza, per la partecipazione della popolazione, per l’italianità che avete dimostrato, grazie al Padreterno che ci ha dato una bellissima giornata. Chiedo scusa per i miei dubbi.
Pietro Masnovo
Intervista al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, dalle missioni internazionali, al ruolo dei reparti alpini.