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È lì tra i ricordi più nitidi della mente, dove si concentra la forza visiva. Basta chiudere gli occhi e riappare con i suoi contorni irregolari. Una tavolozza di colori dall’oro al rosa s’alternano sulla lunga cresta che dalla Forcella Staunies, cala rapidamente tra mughi e lariceti della Val Padeon. Il Gruppo dolomitico del Cristallo abbraccia Cortina e pare immacolato. Sono invece numerosissimi gli alpinisti che lo percorrono in sicurezza, grazie alle vie ferrate, agli aerei percorsi su esigue cenge che tagliano le crode, oltre la quota degli alberi.
Gli alpini del Gruppo “Michele Jacobucci” de L’Aquila, il primo costituitosi in terra d’Abruzzo, si sono ritrovati intorno al monumento dedicato alla memoria del capitano Jacobucci, nel 50º dalla sua scomparsa.
«Questa costruzione è la prima in assoluto che viene realizzata nella comunità di Arquata dopo il sisma del 24 Agosto 2016», afferma commosso il sindaco Aleandro Petrucci mentre ricevere le chiavi della nuova scuola. L’evento ha naturalmente un significato particolare, quale forte auspicio per nuove iniziative che si svilupperanno. Ha ringraziato la Fondazione Rava che ha contribuito a sostenere l’iniziativa dal punto di vista economico e in particolare gli alpini che «hanno accettato l’impegno di realizzare tutte le infrastrutture e non ci hanno mai abbandonato: non c’è stato vento o pioggia che li abbia fermati».
In prima fila i reduci Giuseppe Fornero di Busca, Paolo Merli di Vigevano, Giuseppe Falco di Cuneo, Giuseppe Bertano di Carrù e Leonardo Sassetti di Savona. «Se raccontassimo quello che abbiamo visto non ci credereste… », dice Bertano. «… del mio battaglione eravamo 400, siamo sopravvissuti in 11!». Continua Giuseppe Fornero: «Sono l’unico superstite dei 170 artiglieri del gruppo.
Da molti gli anni gli alpini della Protezione Civile della Sezione di Treviso, coordinati da Sergio Furlanetto, curano il ripristino e la manutenzione del museo all’aperto sul Lagazuoi. Dapprima le gallerie del Lagazuoi collaborando con il Comitato Cengia Martini-Lagazuoi e successivamente i manufatti sul Sasso di Stria, il contrafforte che sosteneva la linea difensiva austriaca al Passo di Valparola. Nei tanti anni trascorsi, è stato possibile recuperare e ripristinare le postazioni italiane e austriache realizzate durante la Grande Guerra.
Il Gruppo Laval, Sezione di Montréal, ringrazia vivamente tutti gli alpini, amici e simpatizzanti, con le rispettive famiglie oltre a tutti gli sponsor per il loro contributo al successo del “San Valentino con gli alpini”, l’appuntamento annuale delle penne nere. Un ringraziamento speciale ai giovani che hanno portato una ventata di freschezza! Durante la serata sono state consegnate quattro borse di studio “Franco Bertagnolli”. Nella foto, da sinistra: Costantino D’Ovidio e il nipote Damiano Ficca. I giovani Cristina Santilli e Vincenzo Gaudio, nipoti di Lamberto Cacchione vice Capogruppo di Laval, al centro. A destra il Capogruppo Italo Spagnuolo. Nella foto manca lo studente Damiano Ficca, nipote dell’alpino Camillo Ficca.
Bellissimo e godibile il tuo editoriale di novembre. Che, siccome in Italia non si parla d’altro da mesi che di cambiare la Costituzione, riporta in auge l’articolo della Carta del 1946 che recita “La difesa della Patria è sacro dovere di ogni cittadino”. Sacro tanto più per gli alpini.
La Sezione di La Spezia ha partecipato alla terza edizione del Family Day che si è svolta a Le Grazie di Porto Venere. L’organizzazione è stata curata dalla “Asd vertical bike team Montecroce” con il patrocinio del Comune di Porto Venere. Il nucleo di Protezione Civile Ana è intervenuto con la sua squadra alpinistica oltre a quattro operatori generici.
Grazie alla collaborazione del Comune e della Sezione di Cuneo, il gruppo alpini di Dronero ha potuto organizzare una bella iniziativa, denominata “Weekend alpino”. Circa 160 ragazzi tra i 6 e i 13 anni hanno trascorso due giornate con gli alpini, vivendo in prima persona i valori e le tradizioni delle penne nere.
L’impressionante faglia che spacca la costa del Redentore - Monte Vettore - sui Monti Sibillini, le cui immagini sono state rilanciate da tutti i media internazionali, si apre a poche centinaia di metri dal Rifugio Ana di Forca di Presta, nel comune di Arquata del Tronto, intitolato alla Medaglia d’Oro Giovanni Giacomini di Ascoli Piceno. La struttura sorge a 1.560 metri di quota ed è il più elevato avamposto presidiato dall’uomo sul monte Vettore.
Grandi festeggiamenti per il gruppo alpini di Cantello in occasione del 95º anniversario di fondazione. Le cerimonie hanno avuto inizio presso la sede del Gruppo con il concerto della Filarmonica Cuviese che ha aperto la serata con il Trentatré, rendendo omaggio agli alpini cantellesi. Il giorno successivo, la splendida vista delle Alpi e del massiccio del Campo dei Fiori hanno accolto il coro Ana Sezione di Varese presso la parrocchiale di Cantello.
È stata molto partecipata la cerimonia di inaugurazione del seicentesco oratorio dell’Annunciazione di Castiglioncello (Casola in Lunigiana, Massa Carrara), restaurato dagli alpini perché danneggiato dal terremoto. Dopo l’alzabandiera, il via alla sfilata delle penne nere delle Apuane, della Lunigiana e della Garfagnana, con i presidenti Gianni Romanelli e Domenico Bertolini.