È stata molto partecipata la cerimonia di inaugurazione del seicentesco oratorio dell’Annunciazione di Castiglioncello (Casola in Lunigiana, Massa Carrara), restaurato dagli alpini perché danneggiato dal terremoto. Dopo l’alzabandiera, il via alla sfilata delle penne nere delle Apuane, della Lunigiana e della Garfagnana, con i presidenti Gianni Romanelli e Domenico Bertolini.
La Messa concelebrata da monsignor Giovanni Santucci, vescovo della diocesi di Massa Carrara-Pontremoli e da sette sacerdoti, è stata allietata dal coro Ana Monte Sillara. Quindi scoprimento della lapide in ricordo del beato don Carlo Gnocchi e di don Sergio Rosaia, cappellano degli alpini apuani. La chiesetta, seriamente danneggiata dal sisma che colpì la Lunigiana orientale il 21 giugno 2013, è tornata così «agli antichi splendori dopo l’encomiabile opera svolta dagli alpini, ancora una volta protagonisti di altruismo», ha detto durante l’omelia il vescovo Santucci che si è complimentato con il Presidente sezionale Romanelli e ha fatto dono al Capogruppo Roberto Piastra della medaglia della diocesi.
«La chiesetta sorge sulla nuda roccia ed è proprio così che inizia la nostra Preghiera» ha detto Pier Giorgio Belloni, vice Presidente degli alpini apuani che ha organizzato e curato i lavori. «Abbiamo speso la nostra parola e l’abbiamo mantenuta. Come siamo soliti fare noi alpini. L’impegno è stato notevole anche dal punto di vista finanziario perché abbiamo trovato sempre cose nuove da restaurare e sistemare».
Commosso il grazie di don Daniele Casciari, parroco della frazione, che ha ricordato «il grande impegno delle penne nere della Sezione Massa Carrara- Alpi Apuane e di tutti i gruppi della Lunigiana, profuso anche in questa importante ristrutturazione, ha dimostrato che gli alpini lavorano con generosità e altruismo senza chiedere nulla in cambio».