Il memoriale della Cuneense

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    In prima fila i reduci Giuseppe Fornero di Busca, Paolo Merli di Vigevano, Giuseppe Falco di Cuneo, Giuseppe Bertano di Carrù e Leonardo Sassetti di Savona. «Se raccontassimo quello che abbiamo visto non ci credereste… », dice Bertano. «… del mio battaglione eravamo 400, siamo sopravvissuti in 11!». Continua Giuseppe Fornero: «Sono l’unico superstite dei 170 artiglieri del gruppo. 

     

    Il 18 gennaio, due giorni prima della battaglia di Nowo Postojalowka, c’erano meno 45 gradi. Chi si fermava, anche per pochi minuti, era spacciato». Per chi è tornato, ma soprattutto per i tantissimi della Divisione martire che sono caduti nella steppa russa è stato realizzato a Cuneo, presso la stazione di Borgo Gesso, il monumento commemorativo della Divisione alpina Cuneense.

    Inaugurato il giorno della fondazione delle Truppe Alpine, il 15 ottobre, in uno splendido pomeriggio di sole. Le montagne innevate hanno fatto da cornice alle centinaia di alpini e cittadini cuneesi che hanno partecipato a questo importante evento. Considerevole anche il numero delle autorità con tre rappresentanti della Camera e del Senato, un rappresentante della Regione Piemonte, il sindaco e presidente della provincia di Cuneo Federico Borgna, accanto a ventidue sindaci dei comuni del cuneese, il vescovo di Cuneo Piero Delbosco e il comandante del 2º reggimento alpini, colonnello Paolo Romanin. Accanto al picchetto in armi del 2º Alpini, molti militari in servizio e il gruppo storico “Alpini del Doi”.

    Ai veci seduti in prima fila è andato il saluto del presidente del Memoriale della Divisione Cuneense Aldo Meinero, che ha ringraziato i presenti e le famiglie dei reduci Ettore Pizzio, Giacomo Alberti e Maurizio Meinero che hanno contribuito alla costruzione del monumento insieme alla Fondazione Crc e al Rotary. Una platea numerosa con 100 gagliardetti, numerosi vessilli, il labaro dell’Unirr, dell’Associazione Combattenti e Reduci e del Rotary Club, oltre ai gonfaloni di alcuni Comuni della provincia decorati al valore. Quindi il discorso del Presidente emerito dell’Ana Corrado Perona, sottolineato più volte da molti applausi. Ricordo, commozione, messaggio di pace, questo il filo conduttore di tutti gli interventi. Dopo la benedizione del vescovo Delbosco, la cerimonia di inaugurazione è proseguita con l’omaggio floreale da parte della figlia di un disperso in Russia, quindi la consegna della piastrina di un Caduto e la donazione di un’urna con la terra di Russia sulle note emozionanti delle cante eseguite dal coro “Pacem in terris”.

    Le cerimonie sono continuate la sera, sotto altra veste, al teatro Toselli è andato in scena lo spettacolo teatrale “Alpino Andrea”, tratto dalla testimonianza di un reduce e realizzato dalla Compagnia del Birùn di Peveragno con la regia di Elide Giordanengo. Mentre il giorno prima dell’inaugurazione, l’interessante convegno patrocinato dall’Unesco e dall’Università degli Studi di Torino dal titolo “I due fronti cuneesi dei conflitti mondiali del Novecento”, relatori i professori Walter Cesana, Sergio Soave e Giuseppe Tardivo e lo storico cuneese Gerardo Unia. Tra il pubblico, oltre trecento alunni degli istituti superiori di Cuneo accompagnati dai docenti.

    Il monumento, progettato e realizzato con grande entusiasmo dai giovani professionisti dello studio Kuadra di Cuneo, collega le sale storiche del Memoriale a quella che sarà la parte multimediale interamente dedicata alla gloriosa Divisione Cuneense. Si trova alla stazione Gesso, accanto ai binari dove, nell’estate 1942, partirono 15mila penne nere.

    Meno di 1.500 fecero ritorno a casa. È composto da 53 triangoli di cemento bianco disposti su 30 metri, a rappresentare le distese innevate della steppa. Sopra i soldati dell’Armir in Russia: steli di metallo prima uniti e diritti, poi piegati, infine distesi. Una illuminazione ad hoc rende la visione notturna dell’opera particolarmente suggestiva.

    Il Memoriale è aperto, su richiesta in qualsiasi giorno della settimana, mentre è sempre visitabile nel pomeriggio della seconda e quarta domenica del mese. Per informazioni consultare il sito internet: www.memocuneense.it