Lo sport: un forte richiamo per i giovani

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    A Como l’annuale incontro della Commissione nazionale con i presidenti e i responsabili delle attività sezionali.

    La Commissione sportiva nazionale si è riunita sabato 3 dicembre 2005 presso la sede del gruppo Alpini di Albate, aderendo cosi all’invito del presidente della sezione di Como Achille Gregori, che, ricorrendo nel 2005 l’ottantesimo anniversario di fondazione della sua sezione, ha chiesto di potere ospitare per la prima volta in terra comasca l’annuale riunione di tutti i responsabili delle attività sportive sezionali, estesa ai presidenti sezionali.

    Questo importante annuale momento di vita associativa a carattere nazionale è da anni voluto dalla Commissione sportiva nazionale per esaminare, insieme ai presidenti di sezione e ai responsabili sezionali dello sport, le problematiche legate all’attività sportiva, sia a livello nazionale che sezionale, per potere così fare considerazioni, osservazioni, proposte, modifiche e quanto possa essere utile e possa servire per fare svolgere nel migliore dei modi l’attività sportiva della nostra Associazione, sia a livello nazionale che a livello sezionale, continuando a coltivare così, anche con la sana attività sportiva, la nostra storia e i valori civici e morali che alimentano la vita della nostra inimitabile Associazione e quella della comunità civile dove quotidianamente i nostri capigruppo e i loro alpini sono presenti.

    Il capogruppo di Albate Pedretti e i suoi alpini hanno organizzato il convegno nella sala parrocchiale della cittadina alle porte di Como. Sita in un territorio marcatamente morenico ha nel dominante Monte Goj la sua cima più alta: un paio di centinaia di metri sulla movimentata pianura bastevoli per renderlo caratteristico nella zona. E Munt Goj è il titolo della rivista che il gruppo alpini di Albate pubblica in una veste gradevole e con articoli di argomento non solo alpino. Presiede i lavori il vice presidente nazionale ANA e presidente della Commissione sportiva Giorgio Sonzogni con Achille Gregori, e con i consiglieri nazionali Antonio Cason, Silvio Botter, i tecnici della commissione Dino Perolari, Daniele Peli, Mario Benedetti, Ezio Rover, Valentino Carraro e Guglielmo Montorfano.

    Sono presenti in sala anche i consiglieri nazionali Sandro Rossi e Giancarlo Antonelli, intervenute 26 sezioni tra cui quella di Sardegna rappresentata dal presidente Pittoni accolto con un caloroso applauso, 8 le sezioni che, con una preventiva comunicazione, avevano dichiarato la loro impossibilità ad essere presenti, e poi l’abbondante nevicata in atto ha tenuto involontariamente lontani altri che all’ultimo minuto hanno rinunciato a mettersi in viaggio. Dopo le parole di saluto di Gregori, i lavori sono stati aperti da Sonzogni che ha ricordato come la pratica dello sport sia uno dei modi migliori per fare proselitismo tra i giovani, secondo gli intendimenti del presidente nazionale Perona, sottolineando con soddisfazione il notevole e significativo aumento del numero delle sezioni partecipanti che sono passate dalle 36 del 2004 alle 47 di quest’anno e il continuo incremento del numero degli alpini atleti partecipanti ai vari campionati nazionali, una settantina di alpini atleti in più rispetto lo scorso anno, nonostante le notevoli distanze delle località sedi di campionato.

    Con decoubertiniano spirito alcune di esse hanno inviato un solo atleta a un solo campionato garantendo così che il vessillo sezionale garrisse comunque anche nel panorama sportivo, Un po’ come la repubblica di San Marino alle Olimpiadi è stato il commento del direttore de L’Alpino presente ai lavori. Proseguendo nella sua relazione, Giorgio Sonzogni ricorda che, per la prima volta nella storia dell’ ANA, si era stabilito il 2005 Anno straordinario dello sport , avendo a disposizione un contributo di 15mila euro da parte della sede nazionale, contributo che è gia stato distribuito, a consuntivo, alle sezioni che hanno partecipato ai vari campionati nazionali 2005. A questo punto lasciava la parola a Guglielmo Montorfano, tecnico della commissione che andava ad illustrare quali sono stati i valori e i parametri stabiliti dalla commissione per distribuire il contributo, Il valore venale dell’operazione conta poco , conclude Montorfano, esso dimostra l’attenzione con cui la sede nazionale segue l’attività e nel contempo vuol essere un incentivo e uno stimolo per i presidenti di sezione e per gli addetti allo sport; i risultati si sono visti .

    Riprendeva la parola Sonzogni per comunicare ufficialmente il nome delle sezioni vincitrici dei trofei in palio annualmente, il trofeo Presidente Nazionale se lo è aggiudicato la sportivissima sezione di Valdobbiadene, mentre il Trofeo Scaramuzza se lo è aggiudicato ancora una volta la sezione di Bergamo. Su richiesta di un partecipante, Sonzogni precisa che ai nostri campionati nazionali si possono iscrivere e partecipare solo i soci ordinari; mentre nelle gare che le singole sezioni organizzano, ognuna si muove e gestisce la propria gara come meglio crede.

    Il presidente della commissione ha inoltre precisato che sono stati scelti il Molise (Capracotta) per il 70º campionato di sci di fondo in febbraio e Cuneo (Argentera) per il 28º campionato di sci alpinismo in aprile per dare un segnale forte alle sezioni che tendono a defilarsi; la marcia di regolarità a Salò, in ottobre, ha avuto un incremento di partecipanti straordinario dovuto anche alle caratteristiche tecniche della disciplina sportiva che non richiedono preparazione e doti fisiche particolari. Continua Sonzogni, ricordando ancora una volta l’importanza delle cerimonie civili e religiose del sabato, che precedono la gara della domenica, asserendo che l’alpinità deve essere al di sopra delle passioni: nei nostri incontri sportivi deve primeggiare lo spirito delle prime Olimpiadi, quindi è amaro vedere taluni che assumono atteggiamenti di accesa polemica: tra noi alpini si deve gareggiare per il solo piacere di farlo, al di là di ogni volontà di raggiungere il risultato ad ogni costo: Il mondo alpino è un mondo che poggia sul risultato morale, non su quello materiale . Si associano a queste parole Peli di Brescia per il quale non è opportuno inscenare discussioni sul posto per non intaccare il buon nome dell’ANA e Benedetti di Aosta che si pronuncia contro certe scene accadute in passato di cui conserva un ricordo del tutto negativo.

    Ma vi è un altro problema da non sottovalutare: la visita medica preventiva che è obbligatoria; dal 2006 la Commissione sarà inflessibile: gli atleti dovranno avere il certificato di idoneità all’attività agonistica, rilasciato da un centro di medicina sportiva, non vi sono alternative. Si accende una vivace discussione anche se tutti sono d’accordo che con la salute non si scherza. In chiusura il direttore de L’Alpino, gen. Cesare Di Dato, intervenuto anche come consigliere della sezione di Como, ricorda alla commissione che, negli incontri che il presidente Perona ha avuto nelle settimane scorse con i giovani dei quattro raggruppamenti, sono state da questi avanzate richieste per introdurre altri campionati di sport che oggi vanno per la maggiore come lo ski roll e la mountain bike. È stato detto, in apertura del convegno, che lo sport è elemento determinate per richiamare i giovani alpini non iscritti, si tenga conto di questa molteplice invocazione e si consideri l’opportunità di ampliare il ventaglio delle nostre manifestazioni sportive .

    Emiliano Comaschi